LECCE. L’assessore ai Lavori Pubblici, Messuti, replica a distanza alle critiche sferrata dal consigliere Rotundo.
"L’apprezzamento ricevuto dai titolari dei lidi balneari delle marine leccesi, sostiene Messuti, rappresenta la migliore risposta alle critiche avanzate da Antonio Rotundo.
Il ripascimento del litorale leccese non è stato realizzato sostituendo alla sabbia mancante una gettata in calcestruzzo o un ammasso di pietrame, rimedio assolutamente devastante sul piano ambientale.
E’ stato invece realizzato con il massimo rispetto dell’ambiente attraverso il sistema definito del ripascimento morbido. Ripascimento ad oggi non del tutto completato per le note vicende legate all’approvvigionamento della sabbia. Nonostante ciò il ripascimento ha resistito a ben quattro mareggiate di notevolissima intensità, tant’è che i chioschi dei lidi balneari, che nelle annate precedenti erano in acqua già dopo la prima mareggiata, ora sono al sicuro.
Ricorda o no Rotundo quello che è successo nello scorso mese di agosto? Tutti i lidi sino ad Otranto furono distrutti dalla forza del mare mentre quelli leccesi oggetto del progetto di ripascimento morbido erano intatti e portati da tutti come esempio di intervento efficace.
E’ del tutto ovvio che la mareggiata non poteva non provocare uno smottamento di una frazione di sabbia verso l’interno, ma l’on. Rotundo – se fosse stato più attento e cauto nelle valutazioni – avrebbe potuto vedere che la rena è rimasta nelle vicinanze, esattamente alla base del pennello che si distende in mare.
Si è chiesto Rotundo cosa succederà se la prossima mareggiata sarà di scirocco, cioè con venti provenienti da Sud anzicché da Nord, come è accaduto per ben quattro volte successive? Quella sabbia che è stata traslata all’interno della cella sarà riposizionata laddove oggi manca. Perché questa è la natura e la forza del mare!
E poi, si può fare un monitoraggio complessivo sul funzionamento del progetto legato al cosiddetto ripascimento ”morbido” – realizzato nel pieno rispetto della natura, senza ricorrere in alcun modo a barriere artificiali – solo dopo quattro fortissime mareggiate provenienti da Nord? Le verifiche ed il monitoraggio vanno effettuate almeno a distanza di un anno e con riferimento alla linea di costa, anche in prossimità di una campagna elettorale! Altrimenti si incorre in analisi e deduzioni sbagliate che provocano interventi scorretti ed ingiustificati. Esattamente come la polemica di Rotundo", conclude Messuti.
"L’apprezzamento ricevuto dai titolari dei lidi balneari delle marine leccesi, sostiene Messuti, rappresenta la migliore risposta alle critiche avanzate da Antonio Rotundo.
Il ripascimento del litorale leccese non è stato realizzato sostituendo alla sabbia mancante una gettata in calcestruzzo o un ammasso di pietrame, rimedio assolutamente devastante sul piano ambientale.
E’ stato invece realizzato con il massimo rispetto dell’ambiente attraverso il sistema definito del ripascimento morbido. Ripascimento ad oggi non del tutto completato per le note vicende legate all’approvvigionamento della sabbia. Nonostante ciò il ripascimento ha resistito a ben quattro mareggiate di notevolissima intensità, tant’è che i chioschi dei lidi balneari, che nelle annate precedenti erano in acqua già dopo la prima mareggiata, ora sono al sicuro.
Ricorda o no Rotundo quello che è successo nello scorso mese di agosto? Tutti i lidi sino ad Otranto furono distrutti dalla forza del mare mentre quelli leccesi oggetto del progetto di ripascimento morbido erano intatti e portati da tutti come esempio di intervento efficace.
E’ del tutto ovvio che la mareggiata non poteva non provocare uno smottamento di una frazione di sabbia verso l’interno, ma l’on. Rotundo – se fosse stato più attento e cauto nelle valutazioni – avrebbe potuto vedere che la rena è rimasta nelle vicinanze, esattamente alla base del pennello che si distende in mare.
Si è chiesto Rotundo cosa succederà se la prossima mareggiata sarà di scirocco, cioè con venti provenienti da Sud anzicché da Nord, come è accaduto per ben quattro volte successive? Quella sabbia che è stata traslata all’interno della cella sarà riposizionata laddove oggi manca. Perché questa è la natura e la forza del mare!
E poi, si può fare un monitoraggio complessivo sul funzionamento del progetto legato al cosiddetto ripascimento ”morbido” – realizzato nel pieno rispetto della natura, senza ricorrere in alcun modo a barriere artificiali – solo dopo quattro fortissime mareggiate provenienti da Nord? Le verifiche ed il monitoraggio vanno effettuate almeno a distanza di un anno e con riferimento alla linea di costa, anche in prossimità di una campagna elettorale! Altrimenti si incorre in analisi e deduzioni sbagliate che provocano interventi scorretti ed ingiustificati. Esattamente come la polemica di Rotundo", conclude Messuti.