BARI. "Cambiate la legge elettorale e restituite ai cittadini la possibilità di scegliere i propri rappresentanti in Parlamento, altrimenti sarete sepolti da una valanga di firme per le primarie''. Lo assicura il capogruppo del Pd alla Regione Puglia, Antonio Decaro, appena appresa la notizia della bocciatura, da parte della Consulta, di entrambi i quesiti presentati dal comitato promotore del referendum sulla legge elettorale.
Per Decaro, ''oggi si è persa la grande occasione di restituire alla democrazia il suo significato più vero, quello di interpretare la volontà di milioni di cittadini che vogliono scegliere direttamente la propria classe dirigente, e che vogliono liberarsi, definitivamente, dell'attuale legge elettorale definita una "porcata" dal suo stesso autore.
Una volontà che è stata - precisa il capogruppo - ben espressa dalla Puglia, regione in cui sono state raccolte decine di migliaia di firme per il referendum.
L'alternativa alla riforma elettorale - rileva Decaro - oramai è una sola: affidare all'ultimo baluardo della democrazia che abbiamo a disposizione, cioè alle primarie, l'espressione della volontà popolare. Solo così - conclude il capogruppo Pd - i cittadini potranno scegliere direttamente i rappresentanti dei propri territori e delle proprie comunità, indicandone nomi e cognomi, sulla base di scelte che non saranno calate dall'alto"./
Per Decaro, ''oggi si è persa la grande occasione di restituire alla democrazia il suo significato più vero, quello di interpretare la volontà di milioni di cittadini che vogliono scegliere direttamente la propria classe dirigente, e che vogliono liberarsi, definitivamente, dell'attuale legge elettorale definita una "porcata" dal suo stesso autore.
Una volontà che è stata - precisa il capogruppo - ben espressa dalla Puglia, regione in cui sono state raccolte decine di migliaia di firme per il referendum.
L'alternativa alla riforma elettorale - rileva Decaro - oramai è una sola: affidare all'ultimo baluardo della democrazia che abbiamo a disposizione, cioè alle primarie, l'espressione della volontà popolare. Solo così - conclude il capogruppo Pd - i cittadini potranno scegliere direttamente i rappresentanti dei propri territori e delle proprie comunità, indicandone nomi e cognomi, sulla base di scelte che non saranno calate dall'alto"./
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