Liberalizzazioni: i tassisti non demordono, Pdl prepara modifiche al decreto

di Redazione. E' braccio di ferro sulle liberalizzazioni a Palazzo Chigi. Alle 12 e' prevista un'assemblea dei tassisti nell'area del Circo Massimo che dovra' decidere sia come replicare alle proposte dell' esecutivo Monti. E' prevista per la prossima protesta la partecipazione di migliaia di rappresentanti della categoria provenienti da tutta Italia. Gia' ieri nei pressi di Palazzo Chigi sono esplosi petardi e si sono usati fumogeni e facendo quasi scattare l'intervento delle forze dell'ordine. Nel pomeriggio i tassisti avevano bloccato la circolazione a via del Corso. Le altre citta' dove il traffico si e' paralizzato per le manifestazioni sono state Napoli e Genova.
Gianni Alemanno, sindaco di Roma, prendendo le distanze dalle modalita' di protesta dei tassisti, ha fatto appello alla Questura perche' si eviti di bloccare la circolazione nel centro della citta'.
Con l'eccezione della Cisl, che ha definito la proposta del governo ''un passo in avanti'', i sindacati si dicono insoddisfatti e confermano lo sciopero nazionale gia' fissato per lunedi' 23 gennaio.
E' intanto slittato a venerdi' il Consiglio dei ministri che dovra' approvare il decreto. Lo ha deciso il premier Mario Monti, dopo il rinvio a febbraio della riunione trilaterale con il presidente francese Nicolas Sarkozy e la cancelliere tedesca Angela Merkel previsto in un primo momento proprio per il 20 gennaio. Oggi si terra' una riunione tra Monti e alcuni ministri per fare il punto proprio sul decreto inerente le liberalizzazioni.
Intanto ieri sera, giornata densa di avvenimenti politici, si e' svolto anche un vertice del Pdl promosso da Silvio Berlusconi a Palazzo Grazioli.
Nella riunione si e' discusso delle modifiche da proporre al governo sulle liberalizzazioni. Pur confermando la lealta' del Pdl nei confronti dell'esecutivo, Berlusconi ha espresso l'opinione che le prossime settimane saranno decisive per dare una valutazione sul proseguimento dell'esperimento dell'attuale governo sostenuto da Pdl, Pd e Terzo polo. Contro il decreto sulle liberalizzazioni non sono solo i tassisti ad essere sul piede di guerra. Farmacisti ed edicolanti hanno gia' in programma alcuni scioperi. Il 10 e 13 febbraio si asterranno dal lavoro i medici di famiglia, l'11 e 12 febbraio le guardie mediche e il 118. Anche i notai si preparano allo stato di agitazione.

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