Liberalizzazioni: licenze taxi plurime, medicinali fascia C solo in farmacie. Cdm approva pacchetto

ROMA. Dopo otto ore di riunione il Consiglio dei ministri ha dato il via libera al pacchetto sulle liberalizzazioni. Il ministro per la Coesione territoriale, Fabrizio Barca, ha affermato che ''e' andato benissimo'' rispondendo ai giornalisti che gli chiedevano l'esito del Cdm, senza tuttavia precisare quanti provvedimenti siano stati varati.

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RESTANO LICENZE PLURIME - Nell'ultima bozza del decreto liberalizzazioni, per quanto riguarda i taxi, restano i punti più osteggiati da parte delle auto bianche. Sono infatti previste la possibilità di più licenze in capo a uno stesso soggetto nonché quella di esercitare il servizio al di fuori dell'area per la quale le licenze sono state rilasciate.

TOLTA ESTENSIONE CLASS ACTION - Nell'ultima bozza del decreto liberalizzazioni è stato cancellato l'articolo 7, che prevedeva l'estensione del campo di applicazione delle class action

UNBUNDLING RETE FERROVIARIA TOLTO DA TESTO - L'unbundling della rete ferroviaria (Rfi) sparisce dall'ultima bozza del decreto liberalizzazioni. Il titolo dell'art.41, che nella precedente versione era appunto 'unbundling nel trasporto ferroviario' diventa 'misure per il trasporto ferroviario'.

SALTA NORMA SU TRIVELLAZIONI - Nell'ultima bozza del decreto liberalizzazioni è saltata la norma che, nella precedente versione, abbassava il limite delle trivellazioni in mare da 12 a 5 miglia dalle aree protette. Dal titolo del relativo articolo, il n.21, è stata tra l'altro eliminata la parola 'offshore'. E' inoltre stato completamente cancellato l'art.22, che liberalizzava sostanzialmente la ricerca di idrocarburi.

FARMACI FASCIA C SOLO IN FARMACIE - I farmaci di fascia C, quelli cioe' con obbligo di ricetta ma interamente a carico del cittadino, potranno essere venduti solo nelle farmacie, esattamente come ora, senza alcuna eccezione. Nella nuova bozza del dl sulle liberalizzazioni, all'esame del Cdm, e' sparito infatti il passaggio in cui si prevedeva, nelle regioni che entro marzo 2013 non avessero provveduto ad aumentare il numero di farmacie portandole alla quota di una ogni 3.000 abitanti, la possibilita' di vendere i farmaci di fascia C anche nelle parafarmacie e nei corner salute dei supermercati. Questo comma e' stato sostituito da un altro che prevede, per le regioni inadempienti, l'invio di un commissario di governo. Confermata, invece, la liberalizzazione di turno e orari delle farmacie, e l'obbligo per il medico di famiglia di indicare in ricetta anche un farmaco equivalente di minor prezzo, laddove disponibile .

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