di Vittorio Polito. La masseria è l’azienda rurale diretta da un contadino (detto massaro), il quale esercita la propria attività nell’ambito delle strutture, costruzioni, residenze padronali e coloniche. Nella masseria vengono lavorati anche prodotti agricoli, della pastorizia, allevamento del bestiame e sotto certi aspetti serve anche alla salvaguardia dei siti per la vastità dei latifondi, essendo esposti a pericoli di invasione. Da qui le masserie fortificate.
Adda editore ha pubblicato due interessanti volumi sulle masserie della nostra bella Puglia: il primo “Puglia fortificata. Le Masserie” di Antonella Calderazzi (pagg. 352, € 50), della collana “Puglia fortificata”, di grande formato (24x30); il secondo “Puglia - Le Masserie” di Vito Bianchi (pagg. 180 - € 10), della Collana “Puglia in tasca”, una guida tascabile. Entrambi i volumi illustrati con le immancabili ed insostituibili fotografie di Nicola Amato e Sergio Leonardi.
Antonella Calderazzi, professore associato presso il Dipartimento di Architettura e Urbanistica del Politecnico di Bari, autrice di altre importanti pubblicazioni, presenta questo notevole volume nato dalla schedatura di circa 600 masserie fortificate, divise per ambiti territoriali (Capitanata, Terra di Bari, Terra d’Otranto), finalizzato alla conoscenza di manufatti rurali dei quali si sa ancora poco per le scarse notizie storiche di cui si dispone e per la vastità del fenomeno ‘masseria’, inclusa fino a pochi decenni fa nell’architettura cosiddetta ‘minore’.
Ogni territorio racconta del rapporto tra l’uomo e la natura, tra l’uomo e lo spazio con il quale interagisce, e tale rapporto è riscontrabile nell’architettura rurale e nel concetto di ambiente fisico determinato da uno spazio naturale o paesaggio, modificato dall’uomo.
La varietà delle masserie fortificate sono varie: dalla ‘torre-masseria’ alla ‘masseria a corte chiusa’, alla ‘masseria a corte aperta o lineare’, alla ‘masseria-castello’, dotate di ‘ponti levatoi’, ‘muri di cinta’, ‘feritoie’, ‘campanili a vela’, ‘rialzi scalettati’. Insomma una speciale architettura in molti casi elegante, bella, ricca di rifiniture che rendono ancor più bella la nostra Terra.
Nicola Costantino, Magnifico Rettore del Politecnico di Bari, che presenta l’opera, evidenzia che “La lettura ‘diacronica’ delle schede consente quindi allo storico (o meglio agli storici, ché alla storia dell’architettura e quella delle popolazioni si affiancano quelle dell’economia, dell’agricoltura, della zootecnia, ecc.) di valutare come tale polifunzionalità si sia sviluppata, articolata ed arricchita nel tempo; come – ad esempio – la funzione difensiva abbia assunto pesi fortemente differenziati, passando dall’essere essenziale e prioritaria allo svolgere (in alcuni casi) ruoli più simbolici – riecheggiando ben altri ‘castelli’ nobiliari – che effettivi”.
Il volume di Antonella Calderazzo testimonia e condensa la sua pluridecennale ricerca sulle masserie fortificate della Puglia, patrimonio architettonico da conservare e valorizzare insieme.
Il volume di Vito Bianchi, fa un po’ la storia delle masserie della Puglia, dalle masserie dell’antichità a quelle del Medioevo, a quelle dell’età moderna e si rivela molto utile per turisti e visitatori che girano per la nostra Puglia e che hanno voglia di saperne di più, anche se succintamente.
Adda editore ha pubblicato due interessanti volumi sulle masserie della nostra bella Puglia: il primo “Puglia fortificata. Le Masserie” di Antonella Calderazzi (pagg. 352, € 50), della collana “Puglia fortificata”, di grande formato (24x30); il secondo “Puglia - Le Masserie” di Vito Bianchi (pagg. 180 - € 10), della Collana “Puglia in tasca”, una guida tascabile. Entrambi i volumi illustrati con le immancabili ed insostituibili fotografie di Nicola Amato e Sergio Leonardi.
Antonella Calderazzi, professore associato presso il Dipartimento di Architettura e Urbanistica del Politecnico di Bari, autrice di altre importanti pubblicazioni, presenta questo notevole volume nato dalla schedatura di circa 600 masserie fortificate, divise per ambiti territoriali (Capitanata, Terra di Bari, Terra d’Otranto), finalizzato alla conoscenza di manufatti rurali dei quali si sa ancora poco per le scarse notizie storiche di cui si dispone e per la vastità del fenomeno ‘masseria’, inclusa fino a pochi decenni fa nell’architettura cosiddetta ‘minore’.
Ogni territorio racconta del rapporto tra l’uomo e la natura, tra l’uomo e lo spazio con il quale interagisce, e tale rapporto è riscontrabile nell’architettura rurale e nel concetto di ambiente fisico determinato da uno spazio naturale o paesaggio, modificato dall’uomo.
La varietà delle masserie fortificate sono varie: dalla ‘torre-masseria’ alla ‘masseria a corte chiusa’, alla ‘masseria a corte aperta o lineare’, alla ‘masseria-castello’, dotate di ‘ponti levatoi’, ‘muri di cinta’, ‘feritoie’, ‘campanili a vela’, ‘rialzi scalettati’. Insomma una speciale architettura in molti casi elegante, bella, ricca di rifiniture che rendono ancor più bella la nostra Terra.
Nicola Costantino, Magnifico Rettore del Politecnico di Bari, che presenta l’opera, evidenzia che “La lettura ‘diacronica’ delle schede consente quindi allo storico (o meglio agli storici, ché alla storia dell’architettura e quella delle popolazioni si affiancano quelle dell’economia, dell’agricoltura, della zootecnia, ecc.) di valutare come tale polifunzionalità si sia sviluppata, articolata ed arricchita nel tempo; come – ad esempio – la funzione difensiva abbia assunto pesi fortemente differenziati, passando dall’essere essenziale e prioritaria allo svolgere (in alcuni casi) ruoli più simbolici – riecheggiando ben altri ‘castelli’ nobiliari – che effettivi”.
Il volume di Antonella Calderazzo testimonia e condensa la sua pluridecennale ricerca sulle masserie fortificate della Puglia, patrimonio architettonico da conservare e valorizzare insieme.
Il volume di Vito Bianchi, fa un po’ la storia delle masserie della Puglia, dalle masserie dell’antichità a quelle del Medioevo, a quelle dell’età moderna e si rivela molto utile per turisti e visitatori che girano per la nostra Puglia e che hanno voglia di saperne di più, anche se succintamente.
Tags
Libri