BARI. Giovedì 26 gennaio, alle ore 18,00, nell' Aula consiliare del Comune di Alberobello, Angelo Panarese presenta il suo ultimo saggio "Donne, giacobini e sanfedisti nella rivoluzione napoletana del 1799" (Progedit). Dopo i saluti del sindaco, Bruno De Luca, interviene Angelo Martellotta.
Il libro - Che cosa ha prodotto la Rivoluzione francese in Italia e soprattutto nel Mezzogiorno d'Italia? E che cosa ha significato l'esportazione della "rivoluzione" portata dalle armate napoleoniche dal 1796 al 1799 nel nostro Paese? L'autore affronta questa complessa tematica, soffermandosi, in maniera particolare, sul Mezzogiorno d'Italia, dove i giacobini con la Rivoluzione Napoletana avviano un processo profondo di trasformazione della società e dello Stato. E all'interno di questo processo un ruolo fondamentale è esercitato dalle donne. Eleonora Fonseca Pimentel, Luisa Sanfelice e tante altre conosciute o poco note, in modo palese o oscuro, partecipano a questo evento che cambierà la loro vita. Un sguardo particolare l'autore getta sulla Puglia, dove lo scontro fra giacobini e realisti fu acuto e cruento. La questione della "terra", della divisione delle aree demaniali, si affaccia, sin da allora, come uno dei nodi più tormentati della questione meridionale.
L'autore - Angelo Panarese insegna nella scuola media superiore, collabora con l'istituto di Filosofia Politica dell'Università di Bari e frequenta il Dottorato di Ricerca. Sindaco della città di Alberobello dal 1994 al 2001, ricordiamo le sue opere "La Devianza minorile: il caso Puglia 1976-1986. Economia, Sociologia, Diritto" (Bari 1988); "Felicità e cittadinanza nella teoria politica di Aristotele" (Manduria 1993); "Dal riscatto feudale al riconoscimento di Alberobello come patrimonio dell'umanità" (Alberobello 2001); "Filosofia e Stato"(Lecce 2005). Per i nostri tipi ha pubblicato "I tre Poteri" (2008).
Il libro - Che cosa ha prodotto la Rivoluzione francese in Italia e soprattutto nel Mezzogiorno d'Italia? E che cosa ha significato l'esportazione della "rivoluzione" portata dalle armate napoleoniche dal 1796 al 1799 nel nostro Paese? L'autore affronta questa complessa tematica, soffermandosi, in maniera particolare, sul Mezzogiorno d'Italia, dove i giacobini con la Rivoluzione Napoletana avviano un processo profondo di trasformazione della società e dello Stato. E all'interno di questo processo un ruolo fondamentale è esercitato dalle donne. Eleonora Fonseca Pimentel, Luisa Sanfelice e tante altre conosciute o poco note, in modo palese o oscuro, partecipano a questo evento che cambierà la loro vita. Un sguardo particolare l'autore getta sulla Puglia, dove lo scontro fra giacobini e realisti fu acuto e cruento. La questione della "terra", della divisione delle aree demaniali, si affaccia, sin da allora, come uno dei nodi più tormentati della questione meridionale.
L'autore - Angelo Panarese insegna nella scuola media superiore, collabora con l'istituto di Filosofia Politica dell'Università di Bari e frequenta il Dottorato di Ricerca. Sindaco della città di Alberobello dal 1994 al 2001, ricordiamo le sue opere "La Devianza minorile: il caso Puglia 1976-1986. Economia, Sociologia, Diritto" (Bari 1988); "Felicità e cittadinanza nella teoria politica di Aristotele" (Manduria 1993); "Dal riscatto feudale al riconoscimento di Alberobello come patrimonio dell'umanità" (Alberobello 2001); "Filosofia e Stato"(Lecce 2005). Per i nostri tipi ha pubblicato "I tre Poteri" (2008).