Longo: no alle trivelle nei nostri mari

BARI. “Rischio di trivelle nei nostri mari, megaparchi fotovoltaici o eolici in zone di pregio e che deturpano il paesaggio: adesso è giunto il momento di dire un grande “no”. La Regione non deve mai ritirare la mano che ha teso ai Comuni e camminare, ora più che mai, al loro fianco per tutelare il territorio”, a sostenerlo in una nota è Peppino Longo, consigliere regionale dell’Udc.
“I cercatori di “oro nero” – prosegue Longo – e le piccole e medie società energetiche hanno scambiato la Puglia come il paradiso terrestre dell’energia. Il nostro territorio attira gli interessi dei tanti che, con la scusa anche delle energie pulite, corrono il rischio di danneggiare irreparabilmente il nostro territorio. Adesso basta! La nostra regione produce molta più energia rispetto al fabbisogno e, quindi, dobbiamo respingere con forza tutti gli assalti”.
“Intanto – afferma ancora il consigliere regionale dell’Unione di centro – si avvicina la data della manifestazione contro le trivelle nell’Adriatico. Un appuntamento importante, da non mancare e che servirà a far sentire a Roma la nostra voce contraria. Di pari passo, però, deve camminare la diplomazia: non si può credere che sia sufficiente scendere in piazza: la giunta regionale continui a muovere tutte le pedine in suo possesso per evitare che il territorio pugliese prenda l’ennesimo ceffone sul volto. Il ministero dell’ambiente – conclude Peppino Longo - deve diventare il nostro obiettivo e non dobbiamo stancarci di chiedere al governo centrale di aiutarci in questa battaglia per la tutela del territorio”.
Lo riferisce il consigliere regionale Giuseppe Longo (UDC).

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