ROMA. Il metodo suggerito dal Governo sul confronto per la riforma del mercato del lavoro puo' portare al disastro. Lo ha detto il segretario generale della Uil, Luigi Angeletti al
termine dell'incontro, durato circa quattro ore, tra il governo e le parti sociali sulla riforma del mercato del lavoro a palazzo Chigi.
''Temo che il metodo suggerito dal Governo possa favorire il disastro'' ha aggiunto Angeletti, spiegando che ''la definizione delle soluzioni deve essere il prodotto di un confronto negoziale vero''. ''Pensiamo - ha sottolienato - che la discussione sull'occupazione non possa essere circoscritta solo alla regolazione dei flussi di entrata e di uscita dalle imprese. Su questo aspetto specifico e' bene comunque concentrarsi sulla riduzione dei fenomeni patologici come ad esempio quello dei falsi lavoratori autonomi. Per quello che riguarda poi gli ammortizzatori sociali, io sconsiglierei modelli di protezione sociale che possano incentivare i licenziamenti''.
''Occorre procedere con molta cautela - ha detto il segretario generale della Cisl, Raffele Bonanni -, dobbiamo rassicurare il mercato del lavoro italiano con soluzioni che non dividano ma uniscano''. Il segretario della Cisl ha anche aggiunto di essere pronto ''a discutere sulla revisione degli strumenti, senza pero' rompere la necessaria coesione sociale''.
Al tavolo di confronto sulla riforma del mercato del lavoro non si e' parlato di articolo 18 in particolare, ma di flessibilita' in generale. E' stato il commento del presidente di Confindustria, Emma Marcagaglia. ''Non si e' parlato di articolo 18 - ha detto sattolineato pero' si e' parlato di flessibilita' in generale e quindi di flessibilita' in entrata e in uscita''.
FORNERO: RIFORMA AMBIZIOSA - Il Governo intende fare una riforma del mercato del lavoro ''ambiziosa''. Lo avrebbe detto il ministro del Lavoro, Elsa Fornero, alle Parti sociali al tavolo di confronto a Palazzo Chigi, specificando comunque che ''non abbiamo la pretesa di fare senza il vostro largo consenso''. ''E' dovere di questo Governo - avrebbe aggiunto a quanto si apprende - portare tutti a discutere non per la conservazione dell'esistente, ma per il futuro, per la crescita e per l'Europa. Il modo in cui declineremo queste linee di tendenza - ha concluso il ministro rivolgendosi sempre alle parti sociali - dipendera' da voi''.
termine dell'incontro, durato circa quattro ore, tra il governo e le parti sociali sulla riforma del mercato del lavoro a palazzo Chigi.
''Temo che il metodo suggerito dal Governo possa favorire il disastro'' ha aggiunto Angeletti, spiegando che ''la definizione delle soluzioni deve essere il prodotto di un confronto negoziale vero''. ''Pensiamo - ha sottolienato - che la discussione sull'occupazione non possa essere circoscritta solo alla regolazione dei flussi di entrata e di uscita dalle imprese. Su questo aspetto specifico e' bene comunque concentrarsi sulla riduzione dei fenomeni patologici come ad esempio quello dei falsi lavoratori autonomi. Per quello che riguarda poi gli ammortizzatori sociali, io sconsiglierei modelli di protezione sociale che possano incentivare i licenziamenti''.
''Occorre procedere con molta cautela - ha detto il segretario generale della Cisl, Raffele Bonanni -, dobbiamo rassicurare il mercato del lavoro italiano con soluzioni che non dividano ma uniscano''. Il segretario della Cisl ha anche aggiunto di essere pronto ''a discutere sulla revisione degli strumenti, senza pero' rompere la necessaria coesione sociale''.
Al tavolo di confronto sulla riforma del mercato del lavoro non si e' parlato di articolo 18 in particolare, ma di flessibilita' in generale. E' stato il commento del presidente di Confindustria, Emma Marcagaglia. ''Non si e' parlato di articolo 18 - ha detto sattolineato pero' si e' parlato di flessibilita' in generale e quindi di flessibilita' in entrata e in uscita''.
FORNERO: RIFORMA AMBIZIOSA - Il Governo intende fare una riforma del mercato del lavoro ''ambiziosa''. Lo avrebbe detto il ministro del Lavoro, Elsa Fornero, alle Parti sociali al tavolo di confronto a Palazzo Chigi, specificando comunque che ''non abbiamo la pretesa di fare senza il vostro largo consenso''. ''E' dovere di questo Governo - avrebbe aggiunto a quanto si apprende - portare tutti a discutere non per la conservazione dell'esistente, ma per il futuro, per la crescita e per l'Europa. Il modo in cui declineremo queste linee di tendenza - ha concluso il ministro rivolgendosi sempre alle parti sociali - dipendera' da voi''.
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