BRUXELLES. "In Europa la crescita stenta e rischia di fermarsi. Viviamo in un mondo dove gli equlibri stanno cambiando e alcuni parlano di declino dell'Europa". Lo ha detto Mario Monti, prendendo parte ad un convegno a Parigi sul ruolo dell'Europa al quale ha preso parte anche il presidente dell'Eliseo Sarkozy.
"L'Europa si trova in questi anni ad essere piu' forte e piu' debole e a vedere piu' che mai nella sua storia l'esito della propria sfida nelle proprie mani e non in quelle di altre", ha proseguito il premier. "La globalizzazione e la crisi finanziaria e sociale hanno contribuito a far aumentare l'attenzione del resto del mondo e il rispetto per alcuni aspetti dell'Europa, in particolare per il modello sociale europeo", ha aggiunto Monti.
"Questo e' un momento cruciale" per l'Europa, servono misure rapide, efficaci e complete", chiede Monti. Il premier parla della necessita' di "una sollecita messa in opera" delle misure per far uscire l'Europa dalla crisi. Il presidente del Consiglio fa l'esempio "dell'alpinista che cammina su un crinale molto pericoloso".
"La crisi non riguarda l'euro come moneta, ma il bilancio di diversi Paesi nell'ambito dell'Eurozona", ha affermato il presidente del Consiglio. "Il rischio principale di questa crisi e' quello della nascita e dello sviluppo di possibili divisioni tra popolazione e Stati membri, con il ritorno di pregiudizi tra nord e sud dell'Europa", ha osservato il Professore. "La gestione rapida ed efficace dela gestione dell'euro deve portare all'unione e non alla divisione dei Paesi dell'Europa", ha aggiunto Monti. "Se non rivediamo l'attuale crisi dell'Eurozona c'e' il rischio di divisioni", ha detto ancora il Professore. Inoltre, "serve una sollecita messa in opera delle soluzioni" per arrivare al superamento della crisi, "l'Italia dara' il proprio contributo".
L'Italia e' un Paese "che per corrispondere alle attese e non ai vincoli imposti dall'Europa con un'azione concentrata di disciplina di bilancio ha messo in opera riforme in vigore dal 1 gennaio", ha detto il Professore annunciando altre misure "nel giro di due mesi. "Con questo treno di misure da approvare entro due mesi l'Italia viaggia verso un bilancio in pareggio nel 2013, sara' uno sforzo credo senza pari", ha aggiunto Monti. "Era giusto che lo facessimo, non era facile accettarlo. Ora gli italiani hanno bisogno di vedere che il quadro europeo evolva positivamente", ha concluso il premier italiano.
"L'Europa si trova in questi anni ad essere piu' forte e piu' debole e a vedere piu' che mai nella sua storia l'esito della propria sfida nelle proprie mani e non in quelle di altre", ha proseguito il premier. "La globalizzazione e la crisi finanziaria e sociale hanno contribuito a far aumentare l'attenzione del resto del mondo e il rispetto per alcuni aspetti dell'Europa, in particolare per il modello sociale europeo", ha aggiunto Monti.
"Questo e' un momento cruciale" per l'Europa, servono misure rapide, efficaci e complete", chiede Monti. Il premier parla della necessita' di "una sollecita messa in opera" delle misure per far uscire l'Europa dalla crisi. Il presidente del Consiglio fa l'esempio "dell'alpinista che cammina su un crinale molto pericoloso".
"La crisi non riguarda l'euro come moneta, ma il bilancio di diversi Paesi nell'ambito dell'Eurozona", ha affermato il presidente del Consiglio. "Il rischio principale di questa crisi e' quello della nascita e dello sviluppo di possibili divisioni tra popolazione e Stati membri, con il ritorno di pregiudizi tra nord e sud dell'Europa", ha osservato il Professore. "La gestione rapida ed efficace dela gestione dell'euro deve portare all'unione e non alla divisione dei Paesi dell'Europa", ha aggiunto Monti. "Se non rivediamo l'attuale crisi dell'Eurozona c'e' il rischio di divisioni", ha detto ancora il Professore. Inoltre, "serve una sollecita messa in opera delle soluzioni" per arrivare al superamento della crisi, "l'Italia dara' il proprio contributo".
L'Italia e' un Paese "che per corrispondere alle attese e non ai vincoli imposti dall'Europa con un'azione concentrata di disciplina di bilancio ha messo in opera riforme in vigore dal 1 gennaio", ha detto il Professore annunciando altre misure "nel giro di due mesi. "Con questo treno di misure da approvare entro due mesi l'Italia viaggia verso un bilancio in pareggio nel 2013, sara' uno sforzo credo senza pari", ha aggiunto Monti. "Era giusto che lo facessimo, non era facile accettarlo. Ora gli italiani hanno bisogno di vedere che il quadro europeo evolva positivamente", ha concluso il premier italiano.
(Foto: Ansa)