TRIPOLI. Italia e Libia firmano la 'Tripoli declaration', nuovo patto che punta a "rafforzare amicizia e collaborazione nel quadro di una nuova cornice di rapporti bilaterali e multilaterali" sulla base dei cambiamenti avvenuti nel paese. E' quanto si legge nel nuovo patto che disegna una nuova road map delle relazioni tra i due paesi.
Ma c'è anche una nota archeologica nel nuovo accordo: per confermare il nuovo livello dei rapporti con la Libia, il premier Monti, ha riportato a Tripoli un'antica scultura romana, 'La testa di Domitilla' figlia dell'imperatore Vespasiano, scultura risalente al primo secolo dopo Cristo e rubata nel 1990 a Sabrata.
Il reperto, staccato dal corpo della statua, era finito in un'asta a Londra da Christie's; comprato da un inconsapevole collezionista romano, era stato recuperato dai carabinieri del Comando Tutela Patrimonio Culturale. Oggi la testa e' tornata in Libia a sugellare l'amicizia con il nuovo governo di Tripoli.
Ma c'è anche una nota archeologica nel nuovo accordo: per confermare il nuovo livello dei rapporti con la Libia, il premier Monti, ha riportato a Tripoli un'antica scultura romana, 'La testa di Domitilla' figlia dell'imperatore Vespasiano, scultura risalente al primo secolo dopo Cristo e rubata nel 1990 a Sabrata.
Il reperto, staccato dal corpo della statua, era finito in un'asta a Londra da Christie's; comprato da un inconsapevole collezionista romano, era stato recuperato dai carabinieri del Comando Tutela Patrimonio Culturale. Oggi la testa e' tornata in Libia a sugellare l'amicizia con il nuovo governo di Tripoli.
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