BRUXELLES. Il premier Monti ha presentato all'Eurogruppo il pacchetto liberalizzazioni, ricordando quanto gia' fatto dal governo con la manovra di dicembre, ed ha incassato il "grandissimo apprezzamento" da parte del Commissario Ue per gli Affari economici e monetari Olli Rehn.
E' quanto riferiscono fonti del governo italiano a margine della riunione dell'eurogruppo. Rehn ha plaudito la forma e la velocità delle misure sia sul bilancio che sul fronte delle liberalizzazioni e della crescita.
Oggi sul tavolo dei ministri delle Finanze europei c'era anche la spinosa questione dell'intesa con i creditori privati della Grecia, che si e' conclusa ad Atene senza un'intesa.
La chiusura dell'accordo sullo swap del debito con le banche e' condizione necessaria perche' la Grecia riceva un secondo programma di aiuti internazionali da 160 miliardi di euro ed eviti quindi un default disordinato (il paese a marzo dovra' rimborsare titoli in scadenza per 14,5 miliardi).
Secondo le fonti si sono comunque registrati notevoli progressi sui dettagli dell'intesa, che dovra' avere pero' il benestare di Ue e Fmi, che per dare il via al nuovo piano di aiuti insistono su un taglio sostanzioso del carico di debito sulle spalle di Atene.
E' quanto riferiscono fonti del governo italiano a margine della riunione dell'eurogruppo. Rehn ha plaudito la forma e la velocità delle misure sia sul bilancio che sul fronte delle liberalizzazioni e della crescita.
Oggi sul tavolo dei ministri delle Finanze europei c'era anche la spinosa questione dell'intesa con i creditori privati della Grecia, che si e' conclusa ad Atene senza un'intesa.
La chiusura dell'accordo sullo swap del debito con le banche e' condizione necessaria perche' la Grecia riceva un secondo programma di aiuti internazionali da 160 miliardi di euro ed eviti quindi un default disordinato (il paese a marzo dovra' rimborsare titoli in scadenza per 14,5 miliardi).
Secondo le fonti si sono comunque registrati notevoli progressi sui dettagli dell'intesa, che dovra' avere pero' il benestare di Ue e Fmi, che per dare il via al nuovo piano di aiuti insistono su un taglio sostanzioso del carico di debito sulle spalle di Atene.
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