ROMA. Il procuratore aggiunto di Roma Pietro Saviotti e' stato stroncato ieri, all'improvviso, da un infarto. Il magistrato aveva 56 anni ed era coordinatore del pool antiterrorismo della procura della capitale.
Magistrato esperto di terrorismo e di criminalita' informatica, Saviotti si e' occupato, negli ultimi anni, delle vicende giudiziarie piu' delicate e importanti del nostro Paese: dall'illecita gestione dei fondi riservati del Sisde alla Falange Armata, dal complotto ai danni dell'allora Presidente della Repubblica Scalfaro agli omicidi di Massimo D'Antona e Marco Biagi, firmati dalle nuove Brigate Rosse, dal terrorismo nero agli attentati di matrice anarco-insurrezionalista.
Da tre anni a questa parte, come coordinatore del pool antiterrorismo e dei reati contro la personalita' dello Stato, aveva in mano il fascicolo su Valter Lavitola, in relazione alla tentata estorsione ai danni dell'ex premier Berlusconi.
Magistrato esperto di terrorismo e di criminalita' informatica, Saviotti si e' occupato, negli ultimi anni, delle vicende giudiziarie piu' delicate e importanti del nostro Paese: dall'illecita gestione dei fondi riservati del Sisde alla Falange Armata, dal complotto ai danni dell'allora Presidente della Repubblica Scalfaro agli omicidi di Massimo D'Antona e Marco Biagi, firmati dalle nuove Brigate Rosse, dal terrorismo nero agli attentati di matrice anarco-insurrezionalista.
Da tre anni a questa parte, come coordinatore del pool antiterrorismo e dei reati contro la personalita' dello Stato, aveva in mano il fascicolo su Valter Lavitola, in relazione alla tentata estorsione ai danni dell'ex premier Berlusconi.
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