UTRECHT. Il 12 gennaio i suoni della tradizione popolare della zona murgiana, protagonisti dello spettacolo musicale messo in scena dai Terraròss, travalicheranno le Alpi, oltrepassando la Svizzera e la Germania, per giungere ad Utrecht in Olanda, quarta città del paese, per numero di abitanti.
I Terraròss si esibiranno allo Stockholm cafè, all’interno di una rassegna promossa dal collettivo autonomo “Cime di Rave”, che organizza eventi e feste in tutta Europa dedicati principalmente alla Puglia, le sue musiche, i suoi prodotti tipici. Per questo evento il gruppo si esibirà in uno spettacolo di due ore, nel quale alternerà le proprie tarantelle, pizziche e tammuriate a sketch divertenti, che coinvolgeranno il pubblico presente. “Anche all'estero cerchiamo di farci capire con un po’ di inglese maccheronico – afferma Dominique Antonacci, leader dei Terraròss – Alle volte c'è l'interprete e in questi casi mi diverto molto perchè mi piace vedere le facce dello stesso quando deve tradurre le cose che dico: Anche questo fa spettacolo, infatti la gente si diverte molto! Devo dire che c'è molta più risposta da parte del pubblico all'estero, forse perchè sono più abituati di noi a divertirsi senza pensare troppo a chi ha intorno e forse giudica”.
La data del 12 gennaio non sarà la prima nella quale i Terraròss si esibiranno all’estero: Spagna e Australia sono solo alcune delle nazioni dove il gruppo ha tenuto il proprio concerto. Potremmo dire che i ragazzi nostrani non siano particolarmente agitati da questa esibizione all’estero: “In verità non cambia molto, di solito ci metto la stessa energia, casomai sento solo un po’ di responsabilità in più – spiega il leader del gruppo - La gente che ci viene ad ascoltare sa di venire ad ascoltare degli italiani, non importa se siano del Nord o del Sud, per loro siamo italiani e basta. Quindi con la nostra musica esportiamo parte del nostro patrimonio culturale ed è una bella responsabilità che allo stesso modo ci inorgoglisce molto”.
Un grande successo per il gruppo musicale, ma anche per tutta la nostra terra che vanta artisti apprezzati anche oltre i confini della nostra Nazione. “noi abbiamo un patrimonio culturale, intendo musica,arte, tradizione,cucina, prodotto tipico, storia,ecc. che neanche noi abbiamo piena coscienza di avere – conclude Dominique - Per quanto riguarda la musica, il segreto sta nel fatto che la nostra musica tradizionale è semplice, chiara, diretta, divertente, e anche un po’ triste e riflessiva. Per certi versi è un po’ come la musica cantata in inglese, nel senso che non hai bisogno di capire le parole del testo per recepire il messaggio della canzone, è musica internazionale”.
I Terraròss si esibiranno allo Stockholm cafè, all’interno di una rassegna promossa dal collettivo autonomo “Cime di Rave”, che organizza eventi e feste in tutta Europa dedicati principalmente alla Puglia, le sue musiche, i suoi prodotti tipici. Per questo evento il gruppo si esibirà in uno spettacolo di due ore, nel quale alternerà le proprie tarantelle, pizziche e tammuriate a sketch divertenti, che coinvolgeranno il pubblico presente. “Anche all'estero cerchiamo di farci capire con un po’ di inglese maccheronico – afferma Dominique Antonacci, leader dei Terraròss – Alle volte c'è l'interprete e in questi casi mi diverto molto perchè mi piace vedere le facce dello stesso quando deve tradurre le cose che dico: Anche questo fa spettacolo, infatti la gente si diverte molto! Devo dire che c'è molta più risposta da parte del pubblico all'estero, forse perchè sono più abituati di noi a divertirsi senza pensare troppo a chi ha intorno e forse giudica”.
La data del 12 gennaio non sarà la prima nella quale i Terraròss si esibiranno all’estero: Spagna e Australia sono solo alcune delle nazioni dove il gruppo ha tenuto il proprio concerto. Potremmo dire che i ragazzi nostrani non siano particolarmente agitati da questa esibizione all’estero: “In verità non cambia molto, di solito ci metto la stessa energia, casomai sento solo un po’ di responsabilità in più – spiega il leader del gruppo - La gente che ci viene ad ascoltare sa di venire ad ascoltare degli italiani, non importa se siano del Nord o del Sud, per loro siamo italiani e basta. Quindi con la nostra musica esportiamo parte del nostro patrimonio culturale ed è una bella responsabilità che allo stesso modo ci inorgoglisce molto”.
Un grande successo per il gruppo musicale, ma anche per tutta la nostra terra che vanta artisti apprezzati anche oltre i confini della nostra Nazione. “noi abbiamo un patrimonio culturale, intendo musica,arte, tradizione,cucina, prodotto tipico, storia,ecc. che neanche noi abbiamo piena coscienza di avere – conclude Dominique - Per quanto riguarda la musica, il segreto sta nel fatto che la nostra musica tradizionale è semplice, chiara, diretta, divertente, e anche un po’ triste e riflessiva. Per certi versi è un po’ come la musica cantata in inglese, nel senso che non hai bisogno di capire le parole del testo per recepire il messaggio della canzone, è musica internazionale”.
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Cultura e Spettacoli