Napolitano agli italiani: i sacrifici non saranno inutili
ROMA. I sacrifici richiesti dal governo con la manovra "non saranno inutili": ne è convinto il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Nel messaggio di fine anno il capo dello Stato sottolinea come "i frutti non mancheranno" soprattutto "se l'economia riprenderà a crescere: il che dipende da adeguate scelte politiche e imprenditoriali, come da comportamenti diffusi, improntati a laboriosità e dinamismo".
Ecco i passaggi più importanti del discorso del presidente.
GRAZIE ALL'ITALIA PER LA FIDUCIA -"Grazie agli italiani di tutte le generazioni e di ogni parte del Paese, per il calore con cui mi avete accolto ovunque mi sia recato per celebrare i 150 anni dell'unità d'Italia". Così il capo della Stato, Giorgio Napolitano, ha cominciato il suo messaggio agli italiani. "Grazie per avermi trasmesso nuovi e forti motivi di fiducia nel futuro del Paese. Che fa tutt'uno con la fiducia in noi stessi, per quel che possiamo sprigionare e far valere dinnanzi alle avversità".
I DUBBI POSSONO TRADURSI IN SCORAGGIAMENTO - "Non mi nascondo che nell'animo di molti, la fiducia che ho sentito riaffiorare e crescere nel ricordo della nostra storia rischia di essere oscurata da interrogativi angosciosi e da dubbi che possono tradursi in scoraggiamento e indurre al pessimismo".
EMERGENZA ANCORA GRAVE - I buoni del Tesoro, "nonostante i segnali incoraggianti degli ultimi giorni, restano sotto attacco"; il debito pubblico "pesa come un macigno e ci costa tassi di interesse pericolosamente alti": l'emergenza, insomma, "resta grave". Per questo "lo sforzo di risanamento dev'essere portato avanti con rigore".
FENOMENI DI CORRUZIONE DILAGANTE - "Nella seconda metà del Novecento, il benessere collettivo è giunto a livelli un tempo impensabili portando l'Italia nel gruppo delle nazioni più ricche. Ma a partire dagli anni Ottanta, la spesa pubblica è cresciuta in modo sempre più incontrollato e ormai insostenibile. E c'è chi ne ha tratto e continua a trarne indebito profitto: a ciò si legano strettamente fenomeni di dilagante corruzione e parassitismo, di diffusa illegalità e anche di inquinamento criminale.