ROMA. Il quotidiano Il Giornale stamani ha duramente replicato al settimanale tedesco Der Spiegel, che nella copertina dell'ultimo numero, sul caso del naufragio della Costa Concordia all'isola del Giglio, ha titola "Italiani mordi e fuggi", come a dire, per il quotidiano milanese, "italiani codardi".
Secondo Der Spiegel - stando a Sallusti - siamo un popolo di Schettino e non c'è da meravigliarsi di ciò che è successo al largo del Giglio. Di più: siamo tutte persone da evitare, un peso per l'Europa, un ostacolo allo sviluppo della moneta unica. Loro, i tedeschi, sì che sono bravi, 'con noi certe cose non accadono perché a differenza degli italiani siamo una razza'".
Il Giornale concorda su questa affermazione: "Che i tedeschi siano una razza superiore lo abbiamo già letto nei discorsi di Hitler. Ricordarlo proprio oggi, giorno della memoria dell'Olocausto, quantomeno è di cattivo gusto. È vero, noi italiani alla Schettino abbiamo sulla coscienza una trentina di passeggeri della nave, quelli della razza di Jan Fleischauer (autore dell'articolo) di passeggeri ne hanno ammazzati sei milioni. Erano gli ebrei trasportati via treno fino ai campi di sterminio. E nessuno della razza superiore tedesca ha tentato di salvarne uno. A differenza nostra, che di passeggeri ne abbiamo salvati 4.200 e di ebrei, all'epoca della sciagurate leggi razziali, centinaia di migliaia. Era italiano anche Giorgio Perlasca, fascista convinto, che rischiò la vita per salvare da solo oltre 5mila ebrei. È vero, noi italiani siamo fatti un po' così, propensi a non rispettare le leggi, sia quelle della navigazione che quelle razziali. I tedeschi invece sono più bravi. Li abbiamo visti all'opera nelle nostre città obbedire agli ordini di sparare su donne e bambini, spesso alla schiena. Per la loro bravura e superiorità hanno fatto scoppiare due guerre mondiali che per due volte hanno distrutto l'Europa.
Ma non sono certo mancate le reazioni dei cittadini sin dalle prime ore della giornata. L'hashtag #ilGiornale diventa uno dei più utilizzati su Twitter. C'è chi si chiede se sia "tutto uno scherzo", "e se sia lecito compiere queste operazioni per vendere solo qualche copia in più". Non manca chi invoca l'intervento dell'Ordine dei Giornalisti: "Dovrebbero prendere provvedimenti". Oppure: "Ci troviamo di fronte a una cosa che mette in cattiva luce tutto il giornalismo italiano".
Secondo Der Spiegel - stando a Sallusti - siamo un popolo di Schettino e non c'è da meravigliarsi di ciò che è successo al largo del Giglio. Di più: siamo tutte persone da evitare, un peso per l'Europa, un ostacolo allo sviluppo della moneta unica. Loro, i tedeschi, sì che sono bravi, 'con noi certe cose non accadono perché a differenza degli italiani siamo una razza'".
Il Giornale concorda su questa affermazione: "Che i tedeschi siano una razza superiore lo abbiamo già letto nei discorsi di Hitler. Ricordarlo proprio oggi, giorno della memoria dell'Olocausto, quantomeno è di cattivo gusto. È vero, noi italiani alla Schettino abbiamo sulla coscienza una trentina di passeggeri della nave, quelli della razza di Jan Fleischauer (autore dell'articolo) di passeggeri ne hanno ammazzati sei milioni. Erano gli ebrei trasportati via treno fino ai campi di sterminio. E nessuno della razza superiore tedesca ha tentato di salvarne uno. A differenza nostra, che di passeggeri ne abbiamo salvati 4.200 e di ebrei, all'epoca della sciagurate leggi razziali, centinaia di migliaia. Era italiano anche Giorgio Perlasca, fascista convinto, che rischiò la vita per salvare da solo oltre 5mila ebrei. È vero, noi italiani siamo fatti un po' così, propensi a non rispettare le leggi, sia quelle della navigazione che quelle razziali. I tedeschi invece sono più bravi. Li abbiamo visti all'opera nelle nostre città obbedire agli ordini di sparare su donne e bambini, spesso alla schiena. Per la loro bravura e superiorità hanno fatto scoppiare due guerre mondiali che per due volte hanno distrutto l'Europa.
Ma non sono certo mancate le reazioni dei cittadini sin dalle prime ore della giornata. L'hashtag #ilGiornale diventa uno dei più utilizzati su Twitter. C'è chi si chiede se sia "tutto uno scherzo", "e se sia lecito compiere queste operazioni per vendere solo qualche copia in più". Non manca chi invoca l'intervento dell'Ordine dei Giornalisti: "Dovrebbero prendere provvedimenti". Oppure: "Ci troviamo di fronte a una cosa che mette in cattiva luce tutto il giornalismo italiano".
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