Olocausto: decine di studenti in Consiglio ricordano gli internati militari

BARI. Riuniti nel ricordo degli IMI. “Ricordare gli orrori perché non si ripetano”, è l’appello del presidente del Consiglio regionale della Puglia Onofrio Introna alle giovani generazioni, in occasione del Giorno della memoria 2012. Per celebrare l’evento, il Parlamento dei Giovani ha tenuto una seduta straordinaria, alla presenza degli allievi di diversi istituti superiori (il professionale “De Lilla”, il liceo artistico “De Nittis”, lo scientifico “Volta” e il commerciale Giulio Cesare, tutti di Bari, oltre ad una rappresentanza dello scientifico di Ruvo e del liceo pedagogico “Vittorino da Feltre” di Taranto. Tra i testimoni: il prof. Vito Antonio Leuzzi e il presidente dell’Anpi di Bari Giorgio Salamanna.
Per Introna, “ricordare e far conoscere alle ragazze ed ai ragazzi le persecuzioni brutali del regime nazista è necessario affinché possano essere consapevoli di quanto è avvenuto in un tempo non lontano”. L’orrore non ha riguardato solo il popolo ebraico, vittima principale ma non esclusiva delle violenze, ma anche milioni di civili da “eliminare” perché considerati “inutili alla società”: portatori di handicap, malati di mente, omosessuali, avversari politici”.
“A partire dall’8 settembre del 1945, i soldati italiani vennero considerati traditori dell’alleanza coi tedeschi e uomini di etnia inferiore. Venne negato loro lo status di prigionieri militari. Furono deportati in 650mila (ed oltre 80mila non tornarono) nei campi di concentramento in Germania e in Polonia ed obbligati al lavoro forzato”. “Schiavi di Hitler” ha concluso il presidente Introna, lasciando la parola a Leuzzi, che (l’istituto per la storia del ‘900 che ha sede nella Biblioteca del Consiglio regionale) ha parlato anche a nome di Salamanna, “anziano” reduce di guerra che ha vissuto in prima persona la deportazione come soldato italiano, nel campo di Zemun (Belgrado). Il direttore dell’IPSAIC ha ricordato ai presenti la storia di “Angelini”, obbligato a lavorare nelle miniere carbonifere tedesche e che anni dopo la deportazione sedeva ogni mattina dalle 5.30 su una panchina della stazione. “Il treno mi è sempre sembrato un elemento positivo – diceva – dal lager li vedevo passare e mi sembrava che portassero verso la libertà. Era una ragione di speranza che in quegli anni mi ha dato la forza di reagire”.
Leuzzi ha illustrato il progetto di creare un centro di documentazione e divulgazione di testimonianze sulle tristi vicende dell’Olocausto. Sarà ospitato presso la Biblioteca, che gestisce tutti i progetti del Consiglio nei confronti del mondo scolastico, tra le quali anche il Parlamento dei Giovani.
Hanno preso la parola i capigruppo del Pdl Rocco Palese e dei Pugliesi, Davide Bellomo ed il consigliere regionale socialista Franco Pastore, insistendo tutti sulla necessità della memoria, “perché la storia non si ripeta”.