di Fabrizio Tangorra. Oggi l’autopsia di Giuseppe Petrone, il pregiudicato di trentotto anni freddato due giorni fa al quartiere San Paolo, in via Miglionico, a pochi passi dalla sua abitazione. Dai primi accertamenti della Procura di Bari e della Squadra mobile, intervenuti subito sul posto, sembra che il killer abbia agito da solo, a piedi e che fosse conosciuto dalla vittima. Petrone è stato raggiunto da tre colpi di pistola, sparati da una calibro 7.65, che l’hanno colpito alla nuca, al torace e all’addome.
Petrone era ritenuto in passato vicino al clan Montani e aveva precedenti per spaccio di stupefacenti, qualche reato contro il patrimonio e associazione mafiosa. Era sottoposto a sorveglianza speciale e gli investigatori ritengono che la sua morte sia connessa a questioni collegate alla droga.
Petrone era ritenuto in passato vicino al clan Montani e aveva precedenti per spaccio di stupefacenti, qualche reato contro il patrimonio e associazione mafiosa. Era sottoposto a sorveglianza speciale e gli investigatori ritengono che la sua morte sia connessa a questioni collegate alla droga.
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