Palese attacca ancora Fiore: finalmente sul personale fa quel che noi diciamo da anni

BARI. "Sorprende il commento dell'assessore Fiore sulle condizioni della sanità pugliese di cui egli è certamente ben consapevole posto che, se di chiacchiericcio si tratta, sono 'chiacchiere' partite da operatori sanitari, pazienti, cittadini pugliesi, dalla stampa e da tutti coloro che quotidianamente denunciano disservizi, lentezze, apparecchiature rotte, liste d'attesa chilometriche e gravi carenze di personale in tutti gli ospedali della nostra regione. Fa piacere invece apprendere dalla conferenza stampa del Presidente Introna che sul personale sanitario l'assessore Fiore abbia finalmente deciso di procedere nel senso che noi indichiamo da oltre un anno e mezzo, quello dell'assunzione di personale tramite deroghe al blocco del turn over per garantire i LEA, come previsto dalle Leggi regionali 12/2010 e 22/2011".
È quanto dichiara in una nota il capogruppo del Pdl alla Regione Puglia, Rocco Palese.
"Altrettanto sorprendente - aggiunge Palese - è l'invito di Fiore al dialogo con tutti i partiti, proprio in un momento politico nel quale massima è la nostra disponibilità e alto è il livello di confronto che stiamo garantendo come opposizione, pur essendoci mille motivi al giorno per polemizzare e lanciare allarmi specie in sanità. Peraltro proprio il confronto con l'assessore abbiamo auspicato ieri, chiedendo che l'assessore venga in Commissione Sanità, e non in un salotto, a riferire, e non a chiacchierare, sulla situazione degli ospedali, del 118, delle liste d'attesa, del personale e della qualità del servizio sanitario che la Regione eroga ai cittadini a fronte di una richiesta di 338 milioni di euro di tasse regionali aggiuntive all'anno. Se tutto va bene e le decine di proteste quotidiane sono solo chiacchiere, a maggior ragione l'assessore non avrà alcun problema a venire a confrontarsi in Commissione e in Consiglio con i Consiglieri regionali. Non è da escludere che dal confronto possano nascere idee e soluzioni, come per esempio quella sul personale da sostituire in deroga al blocco del turn over, che, se attuata un anno e mezzo fa quando noi la proponemmo, avrebbe forse evitato di ritrovarci oggi in questa drammatica situazione. Comunque, meglio tardi che mai!".

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