di Roberta Calò. Nei giorni scorsi è slittato l'incontro tra Salvatore Parolisi, accusato di uxoricidio ai danni della giovane Melania Rea uccisa con 32 coltellate e ritrovata nel Bosco delle Casermette in zona Ripe di Civitella, e la figlia, la piccola Vittoria, al momento affidata dai giudici partenopei ai nonni materni che ne sono stati nominati tutori.
Secondo quanto dichiarato dai genitori della vittima la bambina e la nonna non erano state preparate psicologicamente all'incontro; lo stesso avvocato di parte Mauro Gionni ha spiegato: "La bambina è arrivata da Napoli dopo ore di macchina con i nonni. Gli assistenti sociali, come anche da me proposto, hanno chiesto che al colloquio fosse presente anche la nonna, la madre di Melania. La donna è disponibile a essere presente ma non si sentiva pronta. Aveva paura di mettersi a piangere incontrando l'uomo che è indagato per l'omicidio della figlia. Temeva per Vittoria, di metterla in difficoltà, voleva quindi essere prima preparata all'incontro". Il giudice tutelare ha stabilito che il padre, al momento detenuto presso il carcere di Castrogno, potrà sentire la donna solo fino a quando non saranno applicate le "adeguate e mirate misure a tutela della minore che è in una fase di evoluzione e maturazione psichica". Al consulente tecnico d'ufficio è affidato il compito di giudicare quando la bambina sarà in grado di poter far fronte all'incontro. Secondo quanto riportato nell'ordinanza, la bambina gode di buona salute e versa in uno stato psicofisico ottimale nonostante le ultime vicissitudini che hanno sconvolto la sua vita; i nonni infatti avrebbero palesato "una esemplare capacità di accudimento, un meticoloso e responsabile atteggiamento di premura" rappresentando "un termine di intima familiarità" per Vittoria che sta vivendo "una condizione di vita serena ed equilibrata".
La abitazione peraltro risulta "confortevole e adeguata" in quanto dotata di "un giardino, attrezzato con giochi, in cui la bambina scorazza volentieri in compagnia del cagnolino con cui giocava con la madre". Nell'ordinanza inoltre è stato stabilito che la minore trascorrerà "con i nonni paterni e la zia paterna due fine settimana al mese, dalle 10 del sabato alle 19 della domenica con pernottamento. Nonchè sabato/domenica alternati dalle 10 alle 19". L'udienza relativa alla patria potestà di Salvatore Parolisi avrà luogo il prossimo 27 Aprile. Si procede intanto per portare a termine la fase investigativa del caso. Gli ultimi accertamenti scientifici eseguiti dal corpo dei Ris hanno confermato che i capelli con i bulbi ritrovati sul cadavere appartengono all'anatomopatologa mentre quelli senza bulbo apparterebbero alla vittima a cui sarebbero stati strappati durante la colluttazione. Le tracce di dna, invece, appartengono alla vicina di casa di Melania, a suo figlio e all'estetista personale, tre persone con cui la giovane madre aveva interagito nelle ore antecedenti all'omicidio.
Secondo quanto dichiarato dai genitori della vittima la bambina e la nonna non erano state preparate psicologicamente all'incontro; lo stesso avvocato di parte Mauro Gionni ha spiegato: "La bambina è arrivata da Napoli dopo ore di macchina con i nonni. Gli assistenti sociali, come anche da me proposto, hanno chiesto che al colloquio fosse presente anche la nonna, la madre di Melania. La donna è disponibile a essere presente ma non si sentiva pronta. Aveva paura di mettersi a piangere incontrando l'uomo che è indagato per l'omicidio della figlia. Temeva per Vittoria, di metterla in difficoltà, voleva quindi essere prima preparata all'incontro". Il giudice tutelare ha stabilito che il padre, al momento detenuto presso il carcere di Castrogno, potrà sentire la donna solo fino a quando non saranno applicate le "adeguate e mirate misure a tutela della minore che è in una fase di evoluzione e maturazione psichica". Al consulente tecnico d'ufficio è affidato il compito di giudicare quando la bambina sarà in grado di poter far fronte all'incontro. Secondo quanto riportato nell'ordinanza, la bambina gode di buona salute e versa in uno stato psicofisico ottimale nonostante le ultime vicissitudini che hanno sconvolto la sua vita; i nonni infatti avrebbero palesato "una esemplare capacità di accudimento, un meticoloso e responsabile atteggiamento di premura" rappresentando "un termine di intima familiarità" per Vittoria che sta vivendo "una condizione di vita serena ed equilibrata".
La abitazione peraltro risulta "confortevole e adeguata" in quanto dotata di "un giardino, attrezzato con giochi, in cui la bambina scorazza volentieri in compagnia del cagnolino con cui giocava con la madre". Nell'ordinanza inoltre è stato stabilito che la minore trascorrerà "con i nonni paterni e la zia paterna due fine settimana al mese, dalle 10 del sabato alle 19 della domenica con pernottamento. Nonchè sabato/domenica alternati dalle 10 alle 19". L'udienza relativa alla patria potestà di Salvatore Parolisi avrà luogo il prossimo 27 Aprile. Si procede intanto per portare a termine la fase investigativa del caso. Gli ultimi accertamenti scientifici eseguiti dal corpo dei Ris hanno confermato che i capelli con i bulbi ritrovati sul cadavere appartengono all'anatomopatologa mentre quelli senza bulbo apparterebbero alla vittima a cui sarebbero stati strappati durante la colluttazione. Le tracce di dna, invece, appartengono alla vicina di casa di Melania, a suo figlio e all'estetista personale, tre persone con cui la giovane madre aveva interagito nelle ore antecedenti all'omicidio.
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