BARI. “L'implicito disegno di marginalizzazione delle nostra regione appare chiaro in un progetto industriale di Trenitalia che sopprime corse e servizi dalla Puglia senza possibilità di appello lasciando, a cittadini e istituzioni locali, l'unica possibilità della protesta”. A dichiararlo, in una nota, il capogruppo dell'Italia dei Valori in Consiglio regionale, Orazio Schiavone.
“E' giunto il momento per istituzioni, associazioni, parti sociali e imprese della nostra Regione di reagire, di opporsi anche in maniera forte a chi continua a violare la dignità del nostro territorio, a sottrarre al futuro della nostra terra opportunità. Se, dal canto suo, la Regione Puglia si è mossa citando in giudizio l'azienda – prosegue Schiavone – adesso è il momento dei cittadini su cui, più di chiunque altro, si ripercuotono i tagli ai servizi e l'aumento dei costi decisi da Trenitalia”.
“Prendere parte ad una battaglia di civiltà, di dignità rispetto ad un abuso di chi, da una posizione di mercato dominante, crede di poter fare il bello ed il cattivo tempo impunemente è un preciso dovere di ciascuno, sia nella privata veste di cittadino che nello svolgimento delle proprie funzioni. Per questo stamane prendiamo parte a questo incontro – conclude Schiavone – perché come rappresentanti delle istituzioni e come pugliesi non possiamo permettere di essere trattati come cittadini di serie 'b' attraverso privazioni e tagli dopo che per anni siamo stati costretti ad accontentarci di quello che passava il convento, in termini di servizi e mezzi”.
“E' giunto il momento per istituzioni, associazioni, parti sociali e imprese della nostra Regione di reagire, di opporsi anche in maniera forte a chi continua a violare la dignità del nostro territorio, a sottrarre al futuro della nostra terra opportunità. Se, dal canto suo, la Regione Puglia si è mossa citando in giudizio l'azienda – prosegue Schiavone – adesso è il momento dei cittadini su cui, più di chiunque altro, si ripercuotono i tagli ai servizi e l'aumento dei costi decisi da Trenitalia”.
“Prendere parte ad una battaglia di civiltà, di dignità rispetto ad un abuso di chi, da una posizione di mercato dominante, crede di poter fare il bello ed il cattivo tempo impunemente è un preciso dovere di ciascuno, sia nella privata veste di cittadino che nello svolgimento delle proprie funzioni. Per questo stamane prendiamo parte a questo incontro – conclude Schiavone – perché come rappresentanti delle istituzioni e come pugliesi non possiamo permettere di essere trattati come cittadini di serie 'b' attraverso privazioni e tagli dopo che per anni siamo stati costretti ad accontentarci di quello che passava il convento, in termini di servizi e mezzi”.
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