BARI. Approvato in VI commissione (Emigrazione) il disegno di legge di modifica alla legge regionale n. 23 dell’11 dicembre 2000 riguardante gli “Interventi a favore dei Pugliesi nel mondo”. Il testo è stato licenziato a maggioranza, con il voto favorevole dell’Udc e l’astensione del Pdl.
Ad illustrarlo l’assessore Elena Gentile che ha evidenziato le modifiche proposte, a partire dall’istituzione della Fondazione Casa Puglia, come strumento a supporto delle politiche regionali di internazionalizzazione e sviluppo della competitività . Il provvedimento fissa a cinque anni la durata in carica del Consiglio generale, mentre riduce da 24 a 12 mesi il periodo che deve intercorrere dalla nascita di un’associazione alla possibilità per la stessa di iscriversi all’Albo regionale. Per quanto riguarda invece l’età anagrafica dei soggetti aderenti alle associazioni giovanili, il limite viene innalzato dai 28 ai 35 anni.
“Si tratta – ha spiegato la Gentile - di modifiche che tengono conto del sostanziale cambiamento della qualità dell’emigrazione pugliese, con una particolare attenzione giovani che, in numero sempre maggiore, si trasferiscono negli altri stati europei per motivi di studio o lavoro. Inoltre, con l’istituzione della Fondazione Casa Puglia, intendiamo dotarci di uno strumento capace di intercettare ulteriori fonti di finanziamento, considerato che lo stanziamento regionale si è andato assottigliando nel tempo e che attualmente ammonta a 50 mila euro”.
Prima dell’esame dell’articolato, il presidente Francesco Ognissanti e i componenti della commissione hanno ascoltato il vice presidente del Consiglio generale dei Pugliesi nel Mondo e i rappresentanti di Upi, AssoGal e dei sindacati, che hanno espresso il loro pieno consenso al provvedimento.
Ad illustrarlo l’assessore Elena Gentile che ha evidenziato le modifiche proposte, a partire dall’istituzione della Fondazione Casa Puglia, come strumento a supporto delle politiche regionali di internazionalizzazione e sviluppo della competitività . Il provvedimento fissa a cinque anni la durata in carica del Consiglio generale, mentre riduce da 24 a 12 mesi il periodo che deve intercorrere dalla nascita di un’associazione alla possibilità per la stessa di iscriversi all’Albo regionale. Per quanto riguarda invece l’età anagrafica dei soggetti aderenti alle associazioni giovanili, il limite viene innalzato dai 28 ai 35 anni.
“Si tratta – ha spiegato la Gentile - di modifiche che tengono conto del sostanziale cambiamento della qualità dell’emigrazione pugliese, con una particolare attenzione giovani che, in numero sempre maggiore, si trasferiscono negli altri stati europei per motivi di studio o lavoro. Inoltre, con l’istituzione della Fondazione Casa Puglia, intendiamo dotarci di uno strumento capace di intercettare ulteriori fonti di finanziamento, considerato che lo stanziamento regionale si è andato assottigliando nel tempo e che attualmente ammonta a 50 mila euro”.
Prima dell’esame dell’articolato, il presidente Francesco Ognissanti e i componenti della commissione hanno ascoltato il vice presidente del Consiglio generale dei Pugliesi nel Mondo e i rappresentanti di Upi, AssoGal e dei sindacati, che hanno espresso il loro pieno consenso al provvedimento.
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