Rapina a Roma: investigatori, ad agire dei balordi
ROMA. Si stringe il cerchio contro i rapinatori killer della piccola Joy, la bimba cinese di 6 mesi assassinata insieme al padre mercoledi' sera a Roma, nel quartiere di Torpignattara. Gli investigatori dei carabinieri sono convinti, pur non tralasciando alcuna pista, che a sparare siano stati due 'balordi'.
Dietro l'efferato duplice omicidio non ci sarebbe quindi la mafia cinese o un regolamento di conti tra bande criminali, ne', tantomeno la criminalita' organizzata. A fornire indicazioni in questa direzione anche le dichiarazioni rese in ospedale dalla mamma della bambina, Zengh Lia, che ha ribadito di aver sentito pronunciare dai due banditi parole in italiano.
Il fatto che poi gli assassini abbiano abbandonato in un casolare la borsa con dentro i 10 mila di euro potrebbe esser collegato alla paura di quanto era successo: un colpo di pistola cal.9 esploso non da un professionista del crimine, ma appunto da un balordo.
Dietro l'efferato duplice omicidio non ci sarebbe quindi la mafia cinese o un regolamento di conti tra bande criminali, ne', tantomeno la criminalita' organizzata. A fornire indicazioni in questa direzione anche le dichiarazioni rese in ospedale dalla mamma della bambina, Zengh Lia, che ha ribadito di aver sentito pronunciare dai due banditi parole in italiano.
Il fatto che poi gli assassini abbiano abbandonato in un casolare la borsa con dentro i 10 mila di euro potrebbe esser collegato alla paura di quanto era successo: un colpo di pistola cal.9 esploso non da un professionista del crimine, ma appunto da un balordo.
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CRONACA