Ridotti gli stipendi dei parlamentari: taglio da 1300 euro

ROMA. Via libera dall'Ufficio di presidenza della Camera ai tagli per gli stipendi dei deputati, maggiorati di un 10% per quanto riguarda le figure apicali. "Si tratta di decisioni definitive e ad effetto immediato" spiega il vicepresidente Rocco Butiglione al termine della riunione.

L'Ufficio di Presidenza della Camera ha approvato definitivamente il regolamento applicativo del nuovo sistema previdenziale dei deputati e dei dipendenti della Camera. A riferirlo al termine della riunione il vicepresidente, Rocco Buttiglione. Previsto il contributivo per tutti.

TAGLIO DI 1300 EURO - Sarà di 1.300 euro lordi il taglio alle indennità. A questi tagli si aggiunge una riduzione del 10% per le indennità dei deputati titolari di incarichi istituzionali, come il Presidente della Camera, i vicepresidenti, i deputati questori, i segretario di Presidenza, i presidenti e membri degli uffici di presidenza degli organi parlamentari.

CONTRIBUTIVO PER DIPENDENTI CAMERA - Dall'1 gennaio 2012 per i dipendenti della Camera dei deputati viene introdotto il sistema contributivo pro-rata, l'innalzamento a 66 anni del requisito anagrafico per l'accesso alla pensione di vecchiaia e a 67 anni a partire dal 2021, l'innalzamento a 41 anni per le donne e a 42 per gli uomini dell'anzianita' contributiva per l'accesso alla pensione anticipata. E' quanto ha deciso oggi l'ufficio di Presidenza di Montecitorio.

DA TAGLI STIPENDI AMMORTAMENTO PER BOT - I risparmi ottenuti dal taglio degli stipendio dei manager pubblici saranno destinati al fondo per l'ammortamento dei titoli di stato. Lo riferisce il comunicato di P. Chigi. ''La Ragioneria generale dello Stato - precisa il comunicato - indicherà le modalità di versamento al Fondo per l'ammortamento dei Titoli di Stato delle risorse rese disponibili dall'applicazione dei limiti retributivi stabiliti dalla norma. Le risorse così risparmiate non potranno andare a copertura di altre spese''.