BARI. La Coldiretti Puglia ha scritto alcuni telegrammi urgenti alle Prefetture della regione per denunciare la difficile situazione a carico del comparto agroalimentare pugliese a causa dello sciopero dei tir in corso su varie arterie stradali. ''Le ragioni della protesta relativa al caro carburanti sono sacrosante - dice il presidente della Coldiretti Puglia, Piero Salcuni - ma i prodotti deteriorabili come latte e ortaggi non possono subire blocchi e vanno consegnati. Gli imprenditori agricoli risultano tre volte penalizzati, a causa dell'aumento del costo del carburante, del blocco della produzione e/o della commercializzazione dei prodotti e perche' devono assumersi anche il costo dello smaltimento''.
Il rischio e' la distruzione o il deprezzamento dei prodotti. ''In un momento economico gia' difficile, ai danni immediati - sottolinea il direttore della Coldiretti Puglia, Antonio De Concilio - si sommano quelli futuri perche' ci sono accordi commerciali che rischiano di saltare per la mancata consegna, a vantaggio delle importazioni. Bisogna trovare una soluzione che nell'ambito delle reali possibilita' garantisca lo svolgimento del lavoro''.
Il rischio e' la distruzione o il deprezzamento dei prodotti. ''In un momento economico gia' difficile, ai danni immediati - sottolinea il direttore della Coldiretti Puglia, Antonio De Concilio - si sommano quelli futuri perche' ci sono accordi commerciali che rischiano di saltare per la mancata consegna, a vantaggio delle importazioni. Bisogna trovare una soluzione che nell'ambito delle reali possibilita' garantisca lo svolgimento del lavoro''.