Sciopero tir: a rischio udienza mafia a Bari

BARI. Sta lentamente rientrando la protesta degli autotrasportatori in provincia di Bari. Nel pomeriggio e' stato rimosso il blocco sulla tangenziale di Bari all'altezza dell'uscita Poggiofranco. Qui sono rimasti solo quattro mezzi pesanti. Sostano a margine della corsia di marcia, in direzione Sud, senza intralciare la circolazione. Permangono i presidi sulla statale 96, all'altezza di Altamura e Gravina in Puglia, sulla statale 100 in prossimita' di Mottola (Taranto) e all'esterno dei caselli autostradali della A14 di Andria, Foggia e San Severo.

Ma i blocchi stradali provocati dalla protesta rischiano di mandare nel caos anche i tribunali. Una cancelleria dell'ufficio gip-gup del Tribunale di Bari ha ricevuto oggi una comunicazione via fax dal carcere di Taranto in cui si dichiara l'impossibilità a tradurre quattro detenuti dal penitenziario ionico, che domani dovrebbero assistere ad un processo a loro carico davanti al gup Giovanni Abbattista, per mancanza di benzina. Il processo e' quello nei confronti di 33 presunti affiliati al clan Strisciuglio di Bari.

Una conferma arriva dal segretario nazionale del Sindacato autonomo di polizia penitenziaria, Federico Pilagatti che sottolinea come ''questa volta non e' la carenza di carburante a seguito del mancato pagamento dei fornitori da parte dell'Amministrazione Penitenziaria a mettere a rischio traduzioni, accompagnamenti in ospedale o presso le aule di giustizia dei detenuti. Abbiamo notizia che a Taranto, come in altri posti, a causa di carenza di carburante, ci sarebbero detenuti che non potranno partecipare a delle udienze dibattimentali a loro carico che si terranno in sedi lontane dalla sede di detenzione".

"Forse a Taranto la questione piu' delicata - rileva - ma la mancanza di carburante si fa sentire presso tutti i penitenziari pugliesi, anche perche' non ci sono erogatori di carburante interni alle carceri e l'unico carburante disponibile e' quello che si trova presso le pompe di benzina ormai a secco quasi dovunque. Altro serio pericolo derivante dai blocchi o dai rallentamenti alla circolazione - fa notare Pilagatti - e' determinata dal pericoloso rallentamento degli automezzi della Polizia Penitenziaria che trasportano detenuti pericolosi''.

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