Sparatoria mortale nel 'salotto' di Bari, ucciso georgiano

BARI. Ancora sangue in pieno centro a Bari. Poco dopo le 15 c'e' stata una sparatoria mortale davanti alla stazione centrale di Bari, in piazza Moro, nel cosiddetto 'salotto' murattiano del capoluogo. A avere la peggio un uomo di circa 50 anni di nazionalita' georgiana, ucciso da persone che ancora non sono state identificate.

Le indagini sono condotte dagli agenti della Squadra mobile della Questura di Bari.

L'uomo e' stato assassinato con nove colpi di pistola dopo un inseguimento a piedi iniziato dalla sede della Caritas. Si tratta del secondo omicidio in 48 ore che si registra nella provincia barese.

UCCISO DA 3 COLPI - Il georgiano e' stato ucciso da tre colpi di pistola calibro 7,65: un proiettile l'ha raggiunto alla testa, gli altri due alle gambe. Complessivamente una decina i colpi esplosi verso il 50enne. L'ultimo, quello alla nuca, e' possibile che sia stato sparato da distanza molto ravvicinata. Segnale evidente che i killer avevano come obiettivo la morte del georgiano.

In Questura sono stati portati due suoi connazionali che, al momento dell'agguato, pare fossero all'interno di un magazzino dove vengono raccolti i pacchi che i georgiani, ucraini, romeni e polacchi spediscono alle proprie famiglie. I due avrebbero detto di non aver visto nulla ma di aver solamente udito degli spari. Poi, usciti dal magazzino, avrebbero visto il loro compagno riverso a terra.

La polizia segue la pista di possibili screzi tra gruppi di immigrati di diverse nazionalita' oppure di rivalita' in ambito criminale tra georgiani e italiani.

EMILIANO: CRIMINALITA' GEORGIANA SOTTOVALUTATA DA ANNI - ''Esiste da anni un problema di criminalita' georgiana a Bari che e' stato sottovalutato dalla magistratura che ha scarcerato diversi ladri catturati dalle forze dell'ordine''. Dalla sua home page di facebook, il sindaco di Bari, Michele Emiliano, attacca i giudici a poche ore dall'omicidio di un georgiano 50enne avvenuto questo pomeriggio nella centrale piazza Moro.

''Le nostre citta' - scrive il primo cittadino - sono piene di contraddizioni e di problemi e la sicurezza deve essere progettata insieme da tutte le istituzioni. Adesso bisogna capire. Bisogna capire se i luoghi di ritrovo dei georgiani a Bari - continua - sono in realta' luoghi dove si progettano crimini o peggio luoghi di aggregazione delle mafie dell'est. Il delitto e' avvenuto nei pressi dei luoghi da dove partono e arrivano i pacchi per i georgiani residenti in citta' e dunque un luogo chiave per comprendere le dinamiche di questi residenti extracomunitari cosi' importanti per l'assistenza degli anziani nella citta'. Sottovalutare non e' piu' possibile, perche' la criminalita' organizzata barese non sottovaluta ed e' altissimo il rischio di scontri tra mafiosi italiani e mafiosi georgiani''.

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