LECCE. "Bisogna fare in fretta, non c’è tempo da perdere! La 275 non è soltanto un’esigenza dei salentini, ma una necessità.
Invece, sembra essere sparita dall’agenda della politica, nella quale rispunta ad intermittenza solo in occasione di eventi quasi sempre tragici.
Così facendo si dà l’impressione di stare al passo con la tattica dilatoria di chi non ritiene il suo ampliamento un utilissimo strumento per la salvaguardia delle tantissime vite umane che la percorrono.
Così il deputato del Pdl Ugo Lisi.
È incredibile - prosegue - che si perda tempo per discutere sull’utilità o meno della cosiddetta “strada parco”, mentre nulla si dice sulla fondatezza stessa dell’esigenza di realizzare le quattro corsie. La scaletta delle priorità è facilmente intuibile: viene dapprima la sicurezza stradale dei salentini e dei turisti che percorrono l’arteria, poi lo sviluppo del territorio e da ultimo la salvaguardia di qualche albero, il cui abbattimento è sempre da scongiurare se non deve, però, diventare ostacolo al raggiungimento di obiettivi più importanti.
Ascoltare la voce dei sindaci, degli amministratori e soprattutto dei familiari delle vittime della strada è prioritario rispetto a qualsiasi questione di principio. Ma non si può non notare come i mesi passino e di quell’allargamento ancora non si abbia nemmeno percezione visiva con la cantierizzazione dei lavori. Lavori che, si badi bene, in questa congiuntura economica darebbero anche un sospiro di sollievo a tante famiglie. Invece nulla. Si concede, purtroppo, che la testimonianza di principi astratti giochi la parte del leone, a dispetto delle esigenze reali", conclude Lisi.
Invece, sembra essere sparita dall’agenda della politica, nella quale rispunta ad intermittenza solo in occasione di eventi quasi sempre tragici.
Così facendo si dà l’impressione di stare al passo con la tattica dilatoria di chi non ritiene il suo ampliamento un utilissimo strumento per la salvaguardia delle tantissime vite umane che la percorrono.
Così il deputato del Pdl Ugo Lisi.
È incredibile - prosegue - che si perda tempo per discutere sull’utilità o meno della cosiddetta “strada parco”, mentre nulla si dice sulla fondatezza stessa dell’esigenza di realizzare le quattro corsie. La scaletta delle priorità è facilmente intuibile: viene dapprima la sicurezza stradale dei salentini e dei turisti che percorrono l’arteria, poi lo sviluppo del territorio e da ultimo la salvaguardia di qualche albero, il cui abbattimento è sempre da scongiurare se non deve, però, diventare ostacolo al raggiungimento di obiettivi più importanti.
Ascoltare la voce dei sindaci, degli amministratori e soprattutto dei familiari delle vittime della strada è prioritario rispetto a qualsiasi questione di principio. Ma non si può non notare come i mesi passino e di quell’allargamento ancora non si abbia nemmeno percezione visiva con la cantierizzazione dei lavori. Lavori che, si badi bene, in questa congiuntura economica darebbero anche un sospiro di sollievo a tante famiglie. Invece nulla. Si concede, purtroppo, che la testimonianza di principi astratti giochi la parte del leone, a dispetto delle esigenze reali", conclude Lisi.