BARI. "Speriamo che a prescindere dalla politica delle alleanze per le amministrative della prossima primavera, sia possibile conservare ancora libertà di coscienza su temi che attengono questioni etiche che non dovrebbero essere trascinati nell’agone della spicciola conflittualità. Da cattolico, per esempio, continuo a pensare che non si possa far finta che non esistano le unioni civili e le coppie di fatto e che l’istituzione di un registro che le tuteli non sarebbe una iattura. Anzi, a maggior ragione, ritengo che le politiche dell’inclusione sociale debbano accendere riflettori su tutte le “diversità” e su tutte le categorie in difficoltà e non solo su quelle che magari godono di maggiore tutela mass-mediatica. È, pertanto, poco democratico e molto demagogico il voler trascinare nel dibattito politico temi che toccano la sfera personale e la sensibilità soggettiva. Né tantomeno suona il discorso delle alleanze tra simili, che si facciano al primo o al secondo turno. Se le persone che appartengono allo stesso schieramento dovessero pensarla allo stesso modo su tutto non militerebbero in partiti diversi bensì nello stesso. L’accordo è un fortissimo minimo comun denominatore che non può prescindere dalla diversità dialettica. Tali considerazioni di buonsenso devono valere sia all’interno di un partito che all’esterno. Non è intelligenza girare in polemica politica ogni vicenda della quotidianità". Così in una nota Paolo Pellegrino, Presidente Provinciale Fli Lecce.