BARI. Aqp e tariffe acqua. Una dichiarazione del Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola.
“L’aggressività di questo frangente della crisi porta anche in Puglia un aumento delle situazioni di difficoltà . Non è raro che diventi faticoso per i cittadini (specie per i più bisognosi) sostenere i costi dei servizi pubblici, anche quelli essenziali e vitali. E’ compito delle istituzioni e della politica interrogarsi senza pregiudizi sulla possibilità di intervenire, non perdendo altro tempo, per ridurre dove possibile i costi per gli utenti e per migliorare i servizi.
Ma, da dove partire? La complessità giuridica degli esiti del referendum sull’acqua pubblica, la sua difficile lettura, l’incertezza delle conseguenze finanziarie sugli enti di gestione corrono il rischio di mettere la sordina all’indicazione elettorale.
Appare allora indispensabile per un attimo liberare i ragionamenti dei decisori dalle tecnicalità dei meccanismi di costruzioni delle tariffe e riportare la riflessione al senso vero dell’esito elettorale.
I cittadini italiani ci indicano senza incertezze una direzione: l’acqua è un bene pubblico essenziale. Si potrebbe aggiungere che, per gli elettori, l’acqua proprio perché pubblica, fino alla quota minima vitale dovrebbe tendenzialmente essere gratuita.
La Regione Puglia è stata un attore fondamentale in questo movimento di popolo, che ha messo in discussione le derive liberiste (travestite da riformismo) e fatte passare per anni come ‘verità incontestabili’. La mia Giunta ha proposto una scelta netta: quella di ripubblicizzare l’Acquedotto Pugliese. Il Consiglio Regionale ha approvato. Voglio ricordare che quella scelta è stata contrastata dal Governo nazionale che ha portato la legge innanzi alla Corte Costituzionale.
E tuttavia è giunto il momento di compiere un supplemento di riflessione, chiedendosi se la Puglia possa recuperare anche innovativamente l’indicazione del referendum, quanto ai costi del servizio. Io penso che questo spazio (pur ricco di ostacoli) ci sia e sia percorribile.
Per questi motivi, intendo coinvolgere la nuova Autorità idrica regionale, espressione della partecipazione dei Comuni pugliesi, in un progetto volto al contenimento della tariffa nel breve e nel medio periodo, conclude il governatore pugliese.
DECARO: BENE VENDOLA - Il capogruppo del Pd alla Regione Puglia, Antonio Decaro, “esprime apprezzamento per l’apertura del presidente della giunta regionale, Nichi Vendola, alla richiesta avanzata dal Partito democratico già all’indomani del referendum sull’acqua pubblica, di ridurre le tariffe dell’acqua per le fasce più deboli della popolazione”.
Decaro ricorda che il “Pd aveva chiesto fortemente che la Puglia si adeguasse all’esito del referendum per il quale si era battuta, eliminando dal calcolo della tariffa dell’acqua quel 7% relativo alla remunerazione del capitale investito, sostituendolo con il costo effettivo per l’approvvigionamento delle risorse finanziarie necessarie agli investimenti, secondo un calcolo che tenga conto dei tassi abitualmente praticati sul mercato”.
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