PULSANO. Una caduta che fa male e che la Vibrotek non si aspettava di subire. Certo, la consapevolezza di dover affrontare un’avversaria ostica e forte soprattutto in regia ed in difesa, esigeva uno sforzo maggiore del previsto, soprattutto per i centrali rossoblù, chiamati a dover “leggere” le scelte del bravo palleggiatore salentino, di sicuro uno dei migliori in campo, ed allo stesso tempo a contenere gli attacchi (30 nel computo finale) dell’opposto Mazza. Non era facile ma la Vibrotek è scesa in campo con molta determinazione seppure con una novità : il centrale Magni schierato da opposto. Una scelta importante che, se da un lato ha facilitato il regista Pisana (che con Magni ha maggiore feeling nel servire la palla alta), dall’altro ha costretto alla panca il pur forte Andrea Russo e diminuito al tempo stesso le chance di cambi al centro. Magni tuttavia gioca una gara super ma non basta. All’appello manca l’apporto di uno schiacciatore “pesante” come Adriano Spinelli (13 punti e 13 errori punto).
LA GARA - I primi due set sono all’insegna dell’equilibrio assoluto. Le due squadre si studiano, lottano punto a punto, ma è Alessano a mostrare di possedere un’arma in più: un regista bravo ad individuare il punto debole dell’avversaria (la difesa) ed a servire di conseguenza palle importanti ai suoi schiacciatori chiamati ad attaccare spesso con muro scomposto. La Vibrotek lotta ma è costretta a cedere la prima frazione. Nella seconda arriva il riscatto. Pulsano registra muro e difesa e con una serie di attacchi vincenti di Magni e Taurisano prende il largo e chiude il set in vantaggio. E’ parità . Nel terzo set il team di coach Bisignano parte con la marcia innestata, ma una serie di errori di Spinelli, in giornata no, finiscono per regalare un lieve vantaggio agli ospiti che, ingolositi dall’occasione di poter recuperare, riescono a firmare anche un timido vantaggio. Pulsano, a questo punto si complica da solo la vita. A turno i giocatori finiscono per commettere una serie di errori banali che nel computo finale del set peseranno come un macigno. Alessano, di contro, non sbaglia praticamente nulla e si aggiudica anche il terzo set. Alla Vibrotek non resta che provare a pareggiare i conti nella quarta frazione. Ma l’avvio è troppo soft. Ancora una volta, seppur migliorando ricezione e difesa, Pulsano sbaglia le scelte d’attacco, dove il muro di Alessano non si fa trovare impreparato. Coach Bisignano prova a mischiare le carte ed a puntare su Spinelli: ma l’attaccante romano pur chiamato a “correggere” qualche imperfezione d’alzata, non riesce a mettere neppure in difficoltà la difesa avversaria (11-16). Da questo momento in poi la Vibrotek va decisamente in crisi. Alessano fa il minimo indispensabile aumentando il bottino punti sugli errori dei tarantini (17-22). Bisignano cambia il palleggiatore, dentro D’Amicis, ma il giovane regista, che pur aveva la possibilità di dimostrare il suo valore, si fa trovare freddo ed impreparato sbagliando (fischio di una “doppia” e palla del match point ad Alessano, 18 -24). L’ultimo punto per i salentini è solo una formalità .
LA DELUSIONE DEL PRESIDENTE DI GIUSEPPE - “Peccato per l’occasione sfumata. – osserva il massimo dirigente Vibrotek-. Abbiamo commesso troppi errori che alla fine ci sono costati cari. Prendiamo atto del valore dell’avversaria, che non dimentichiamo, adesso è seconda in classifica (dopo la sconfitta del Martina) e proviamo, a questo punto, a concentrarci su quelle che sono le nostre possibilità : ovvero quelle di una squadra che, per come sono andate le cose quest’anno, deve lottare partita dopo partita, per riuscire a salvarsi. Certo, non sono queste le gare che dobbiamo vincere a tutti i costi, ma dobbiamo provarci sempre. Chiedo dunque ai ragazzi di non demoralizzarsi e di continuare a lavorare sull’onda dell’entusiasmo che ha caratterizzato queste ultime settimane”.
LA GARA - I primi due set sono all’insegna dell’equilibrio assoluto. Le due squadre si studiano, lottano punto a punto, ma è Alessano a mostrare di possedere un’arma in più: un regista bravo ad individuare il punto debole dell’avversaria (la difesa) ed a servire di conseguenza palle importanti ai suoi schiacciatori chiamati ad attaccare spesso con muro scomposto. La Vibrotek lotta ma è costretta a cedere la prima frazione. Nella seconda arriva il riscatto. Pulsano registra muro e difesa e con una serie di attacchi vincenti di Magni e Taurisano prende il largo e chiude il set in vantaggio. E’ parità . Nel terzo set il team di coach Bisignano parte con la marcia innestata, ma una serie di errori di Spinelli, in giornata no, finiscono per regalare un lieve vantaggio agli ospiti che, ingolositi dall’occasione di poter recuperare, riescono a firmare anche un timido vantaggio. Pulsano, a questo punto si complica da solo la vita. A turno i giocatori finiscono per commettere una serie di errori banali che nel computo finale del set peseranno come un macigno. Alessano, di contro, non sbaglia praticamente nulla e si aggiudica anche il terzo set. Alla Vibrotek non resta che provare a pareggiare i conti nella quarta frazione. Ma l’avvio è troppo soft. Ancora una volta, seppur migliorando ricezione e difesa, Pulsano sbaglia le scelte d’attacco, dove il muro di Alessano non si fa trovare impreparato. Coach Bisignano prova a mischiare le carte ed a puntare su Spinelli: ma l’attaccante romano pur chiamato a “correggere” qualche imperfezione d’alzata, non riesce a mettere neppure in difficoltà la difesa avversaria (11-16). Da questo momento in poi la Vibrotek va decisamente in crisi. Alessano fa il minimo indispensabile aumentando il bottino punti sugli errori dei tarantini (17-22). Bisignano cambia il palleggiatore, dentro D’Amicis, ma il giovane regista, che pur aveva la possibilità di dimostrare il suo valore, si fa trovare freddo ed impreparato sbagliando (fischio di una “doppia” e palla del match point ad Alessano, 18 -24). L’ultimo punto per i salentini è solo una formalità .
LA DELUSIONE DEL PRESIDENTE DI GIUSEPPE - “Peccato per l’occasione sfumata. – osserva il massimo dirigente Vibrotek-. Abbiamo commesso troppi errori che alla fine ci sono costati cari. Prendiamo atto del valore dell’avversaria, che non dimentichiamo, adesso è seconda in classifica (dopo la sconfitta del Martina) e proviamo, a questo punto, a concentrarci su quelle che sono le nostre possibilità : ovvero quelle di una squadra che, per come sono andate le cose quest’anno, deve lottare partita dopo partita, per riuscire a salvarsi. Certo, non sono queste le gare che dobbiamo vincere a tutti i costi, ma dobbiamo provarci sempre. Chiedo dunque ai ragazzi di non demoralizzarsi e di continuare a lavorare sull’onda dell’entusiasmo che ha caratterizzato queste ultime settimane”.
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