Aeroporto Grottaglie: “Minervini ha la memoria corta: già tanti gli investimenti persi a favore di altri scali”

BARI. “Evidentemente l’Assessore Minervini ha la memoria corta. Dimentica che per dotare l’aeroporto di Grottaglie della pista più lunga del Sud sono stati spesi 1000 miliardi delle vecchie lire. Dimentica che l’Arlotta è stato dato in concessione ad Aeroporti di Puglia per realizzare il servizio volo passeggeri e non il servizio cargo, per il quale, tra l’altro, manca l’autorizzazione, come dimostrano le risposte negative inoltrate alle tante aziende che si erano avvicinate a Grottaglie per svolgere tale attività. Dimentica, Minervini, che nell’accordo da 1,2 miliardi di euro firmato tra l’allora Ministro Fitto e il Governatore Vendola per le infrastrutture in Puglia, ci si riferiva solo agli aeroporti di Bari, Brindisi e Lecce, mentre lo scalo ionico non era neanche citato”.
Aldo Pugliese, Segretario Generale della UIL di Puglia, risponde così alla visita dell’Assessore ai Trasporti della Regione Puglia, Minervini, alla Camera di Commercio di Taranto, nel corso della quale ha promesso investimenti per 50 milioni di euro a favore dell’aeroporto Arlotta.
“Visti i precedenti, stentiamo a credere alle parole dell’assessore – continua Pugliese – giacché in passato parecchi fondi sono stati stanziati per attivare i voli passeggeri dall’aeroporto tarantino, fondi poi puntualmente smistati verso altri scali. Piuttosto, in mezzo a tante frasi vane, si è colta la coerenza di chi, è chiaro, non ha alcuna intenzione di attivare i voli passeggeri da Grottaglie. Del resto, di questi presunti 50 milioni promessi da Minervini, non abbiamo alcuna costanza”.
Da qui l’invito a “seguire l’esempio di Foggia” e a “far sentire con forza la propria voce” rivolto alle istituzioni e a tutte le forze sociali ed economiche della provincia ionica. “Così come per il Gino Lisa – conclude Pugliese - è giusto che la Regione non disperda una preziosa risorsa per l’economia pugliese e per il Meridione in generale. Mettere a sistema i quattro aeroporti pugliesi significa sostenere il rilancio di settori vitali come il turismo e il commercio, oltre a dare ulteriore impulso alle esportazioni”.

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