FASANO. Choc a Fasano. Imprenditore vittima di un’aggressione che ha tutto il sapore della spedizione punitiva. La vittima della brutale, quanto misteriosa, aggressione è Nicola Campanella, 53 anni. Ieri sera, attorno alle 19, l’imprenditore, rimasto coinvolto negli anni scorsi in un’inchiesta su una presunta truffa milionaria legata al mancato versamento dell’Iva sulla compravendita dei telefoni cellulari, stava guardando le vetrine di un negozio di abbigliamento ubicato lungo la centralissima via Forcella, quando è stato aggredito alle spalle da tre uomini. Gli aggressori, a quanto pare, non avrebbero proferito parola: sono passati alle mani colpendo con inaudita ferocia l’imprenditore con calci e pugni.
Nemmeno l’intervento di uno dei commessi del negozio di abbigliamento, che ha cercato di mettere in fuga la gang, è servito a dissuadere i balordi dal proseguire nel pestaggio. Quando i tre uomini, che al momento non hanno un nome, sono andati via hanno lasciato il malcapitato imprenditore a terra con il volto sanguinante e gli arti doloranti.
Soccorso da un’ambulanza del 118, Nicola Campanella è stato portato al Pronto soccorso dell’ospedale di Ostuni per essere sottoposto ad una serie di accertamenti diagnostici. Le sue condizioni non destano preoccupazione, anche se non è da escludere che gli aggressori gli abbiano causato una o più fratture agli arti inferiori.
Gli aggressori sono sono fuggiti a piedi per poi salire a bordo di un’auto che avevano parcheggiato nei pressi di piazza Ciaia.
Nemmeno l’intervento di uno dei commessi del negozio di abbigliamento, che ha cercato di mettere in fuga la gang, è servito a dissuadere i balordi dal proseguire nel pestaggio. Quando i tre uomini, che al momento non hanno un nome, sono andati via hanno lasciato il malcapitato imprenditore a terra con il volto sanguinante e gli arti doloranti.
Soccorso da un’ambulanza del 118, Nicola Campanella è stato portato al Pronto soccorso dell’ospedale di Ostuni per essere sottoposto ad una serie di accertamenti diagnostici. Le sue condizioni non destano preoccupazione, anche se non è da escludere che gli aggressori gli abbiano causato una o più fratture agli arti inferiori.
Gli aggressori sono sono fuggiti a piedi per poi salire a bordo di un’auto che avevano parcheggiato nei pressi di piazza Ciaia.
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