BARI. "È in gioco il futuro dell’agricoltura pugliese che può essere salvata solo grazie ad aiuti immediati e proporzionati ai danni causati dal maltempo che ha giustamente indotto la Coldiretti regionale a chiedere lo stato di calamità naturale. Il conto della batosta è prematuro, si teme che alla neve seguano piogge senza soste e allagamenti, ma già di sa che supera i 20 milioni di euro. Ha interessato tutti i settori agricoli pugliesi, dall’ortofrutticolo alla zootecnia. Per il primo, che rappresenta quasi il 22% della produzione nazionale con 3 milioni di tonnellate e vanta un soddisfacente export, riguarda soprattutto il gelo che ha bruciato le verdure invernali in campo come cavoli, verze, cicorie, carciofi, radicchio e broccoli, mentre sono a rischio viti e ulivi.
Per le produzioni in serra, risparmiate direttamente dal gelo, occorre sopportare l’aumento del consumo del gas (rincarato del 130% negli ultimi due anni) per il quale bisognerebbe prevedere agevolazioni. Per le aziende zootecniche occorre fronteggiare tra l’altro i danni ai fabbricati e la difficoltà sia dell’approvvigionamento dell’alimentazione agli animali che rischiano di rimanere senz’acqua e cibo e sia del trasporto delle produzioni nelle aree di consumo.
Tutto questo, mentre l’economia rurale sta ancora smaltendo i danni causati dal recente sciopero degli autotrasportatori e preparandosi a fronteggiare l’aumento delle imposte (Imu) sui terreni e i fabbricati agricoli. Il fondato rischio, quindi, che il settore non riesca a risollevarsi, salvo urgenti interventi di sostegno (perciò l’immediato intervento della Regione) accompagnati alla sospensione di oneri contributivi e camerali e alla riconsiderazione delle ultime imposte destinate a gravare ulteriormente sulle attività agricole”.
Così il consigliere regionale, Davide Bellomo (I Pugliesi), sull'ondata di gelo e conseguenti danni all'agricoltura.
Per le produzioni in serra, risparmiate direttamente dal gelo, occorre sopportare l’aumento del consumo del gas (rincarato del 130% negli ultimi due anni) per il quale bisognerebbe prevedere agevolazioni. Per le aziende zootecniche occorre fronteggiare tra l’altro i danni ai fabbricati e la difficoltà sia dell’approvvigionamento dell’alimentazione agli animali che rischiano di rimanere senz’acqua e cibo e sia del trasporto delle produzioni nelle aree di consumo.
Tutto questo, mentre l’economia rurale sta ancora smaltendo i danni causati dal recente sciopero degli autotrasportatori e preparandosi a fronteggiare l’aumento delle imposte (Imu) sui terreni e i fabbricati agricoli. Il fondato rischio, quindi, che il settore non riesca a risollevarsi, salvo urgenti interventi di sostegno (perciò l’immediato intervento della Regione) accompagnati alla sospensione di oneri contributivi e camerali e alla riconsiderazione delle ultime imposte destinate a gravare ulteriormente sulle attività agricole”.
Così il consigliere regionale, Davide Bellomo (I Pugliesi), sull'ondata di gelo e conseguenti danni all'agricoltura.
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