Akasaka a Bari rassicura: l'Onu monitora la libertà di stampa

di Nicola Zuccaro. Siria, Sudan (diviso in due parti), Egitto e Libia sono, a tutt'oggi, le zone più calde del mondo dove la libertà di stampa è quotidianamente a rischio.
A rivelarlo è Kiyo Akasaka al termine della visita istiuzionale resa al Comune di Bari a Palazzo di Città nella mattinata di Lunedì 20 Febbraio.

Il Segretario delle Nazioni Unite incaricato alla Comunicazione e alla Pubblica Informazione ha rivelato nel corso di una cordiale intervista rilasciata al nostro giornale che giornalmente, alle 5 del mattino, una taske force monitora nel mondo il libero esercizio dell'universale diritto all'informazione adoperandosi là dove permangono situazioni di criticità nell'intervenire con una struttura di supporto. E' il caso della Libia. Per Akasaka resta la zona più calda anche dopo la caduta del Regime di Gheddafi.

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