di Redazione. Sta iniziando al tribunale del riesame di Firenze l'udienza per decidere sulle misure cautelari a carico di Francesco Schettino, il comandante della nave Costa Concordia naufragata all'Isola del Giglio.
+ "Attenti ai traumi subiti dai bambini sulla nave"
+ Domani scadono termini disdette
Al riesame e' arrivato intorno alle 10 il legale di Schettino, avvocato Bruno Leporatti, e un'ora dopo e' giunto anche il pm di Grosseto Stefano Pizza. Il riesame dovra' esaminare due ricorsi contro l'ordinanza del gip Valeria Montesarchio: la procura chiede la custodia cautelare in carcere mentre la difesa la revoca degli arresti domiciliari.
Di fronte al tribunale ci sono molti giornalisti e operatori e l'ingresso e' presidiato da una ventina di carabinieri.
Intanto al Giglio il mare è stato calmo solo nelle prime ore della mattina: così le operazioni per il pompaggio del carburante vengono ancora rimandate. All'alba il pontone che fa da base per questo tipo di operazioni si era posizionato accanto alla Concordia, ma in serata è dovuto tonare in porto: il meteo annuncia onde alte oltre un metro. Una coppia di naufraghi canadesi scrive per ringraziare i gigliesi dell'aiuto dato la notte del naufragio (13 gennaio). L'inquinamento sarà controllato anche nei pressi del dissalatore che fornisce acqua dolce all'isola.
Intanto il sindaco del Giglio rivuole il porto libero in tempi rapidi per non creare danni all'economia isolana e invoca la tutela ambientale. E' quanto accaduto oggi al Giglio, 'intorno' all'emergenza generata dal naufragio della Costa Concordia (17 morti e 15 dispersi), alla vigilia dell'udienza al tribunale del Riesame che domani discuterà delle richieste della difesa, che vuole il comandante Francesco Schettino libero, e della procura di Grosseto, che lo vuole di nuovo in carcere (ora è ai domiciliari).
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