di Francesco Greco. Ha ridato a tanti autostima e gioia di vivere migliorando la percezione di se stessi, facendola coincidere con l’immagine proiettata dall’inconscio. E’ così diventata in poco tempo, per autorevolezza, un must in tema di dieta e salute. Vive fra Roma e la Puglia, impegnata in continui master e collaborazioni giornalistiche. Neve ovunque, gelo siberiano, vento, pioggia: l’Italia è in una morsa feroce. Tuttavia, ai primi sintomi della primavera, con le temperature in rialzo, la tentazione della tintarella sarà irresistibile e la prova-costume una realtà.
Camice bianco, occhiali alla moda, la dietista (è specializzata in Scienze della Nutrizione Umana) Simona Dongiovanni ha un blog (http://salutenutrizione.wordpress.com) visitatissimo. Ecco cosa consiglia per superarla e arrivare in spiaggia in perfetta forma.
Domanda: Dott.ssa Dongiovanni, è ancora presto per parlare di
prova-costume?
Risposta: “Non è mai presto se parliamo di prevenzione! E’ importante cercare di seguire una equilibrata e non strafare gli ultimi mesi prima dell’estate. Molto spesso si fanno errori comuni, come quello di mettersi a dieta negli ultimi tempi prima di andare al mare, fare un’attività fisica intensa, ma non è così che si arriva a ottenere i risultati desiderati”.
D. Sconsiglia quindi le diete fai-da-te che pure molti seguono?
R. “Da dietista non posso che ribadirlo: tali diete non servono a niente, spesso si fanno errori gravi che vanno a incidere sul benessere complessivo dell’organismo. Le diete fai-da-te non si fondano certo su criteri scientifici, si basano solo su che si pensa di raggiungere in poco tempo, ma non è affatto così. Non ci si rende conto che questo tipo di diete sono squilibrate in termini nutritivi. Si pensa che basta ridurre la quantità, ma non è solo così, non si parla solo in termini quantitativi, ma anche qualitativi, quindi pure la qualità fa la differenza. Saper scegliere certi cibi rispetto ad altri, imparare a variare la scelta degli alimenti, preferire frutta e verdura di stagione, imparare a limitarsi con i condimenti, per esempio, usare l’olio extravergine di oliva a cottura ultimata per condire le ricette, preferire cotture leggere, ma altro ancora, è sicuramente molto più salutare perché è scientificamente dimostrato che l‘alimentazione equilibrata in termini nutrizionali svolge un ruolo importantissimo nel prevenire qualsiasi forma di squilibrio metabolico che può trasformarsi, nel tempo, in un campanello d’allarme, più grave se sottovalutato.
Per questo è importante rivolgersi sempre a chi di competenza. Se c’è una predisposizione al sovrappeso, o una familiarità per questa patologia, è bene fare periodici controlli rivolgendosi al proprio medico, e controllare il peso corporeo periodicamente è una regola suggerita anche dalle linee-guida, che permette di individuare precocemente eventuali condizioni di pericolo.
Seguire una dieta basata su criteri scientifici, equilibrata in termini di carboidrati, proteine, grassi, vitamine, sali minerali, acqua, e soprattutto varia, è importante. Altrettanto fondamentale è sapere che non basta fare una dieta, bisogna conoscere ciò che si mangia. Il dietista sarà in grado di educarvi a fare scelte più consapevoli, a guidarvi nella scelta di alimenti e quindi fornirvi un’educazione alimentare completa a 360°”.
D. Dall’alto della sua esperienza professionale, pensa che tengono di più alla forma fisica e alla salute gli uomini o le donne?
R. “Entrambi. Prima sicuramente quando si parlava di bellezza si tendeva ad associarla alla figura femminile. Negli ultimi anni però gli uomini sono diventati sempre più narcisisti e la voglia di raggiungere una perfetta forma fisica si è spostata anche nell’universo maschile. Comunque sia, più delle donne, sono propensi a praticare uno sport, sono meno pigri”.
D. E chi ha più autostima?
R. “Purtroppo devo dire sempre gli uomini. Ma questo è da attribuire a un contesto sociologico sbagliato, che ancora oggi vede il corpo della donna come oggetto di marketing: questo non è assolutamente un fattore positivo per la donna e la società in genere. La pubblicità, ma non solo (vedi gli ultimi episodi nel campo dei media di giornaliste licenziate perché non perfettamente in forma per lavorare in tv), suscita una distorsione dell’immagine corporea molto forte, che spesso si traduce in comportamenti alimentari sbagliati, che portano purtroppo le donne a ritrovarsi in un tunnel. Parlo dei disturbi del comportamento alimentare quali l’anoressia e la bulimia.
Il confine è molto sottile, si cade più facilmente di quanto si possa pensare. Per fortuna negli ultimi anni si sta parlando di più di certi temi e molte persone riescono a venirne fuori, a parlarne. Il fattore psicologico quindi è un aspetto molto importante e significativo. Non voglio affrontare il lato psicologico, che lascio a un esperto, ma sappiamo come la psicologia sia strettamente legata anche alle scelte alimentari”.
D. Cosa consiglia a chi combatte contro gli inestetismi in alcune zone del corpo, cellulite, smagliature, pelle a buccia d’arancia?
R. “E’ un problema diffusissimo, che colpisce un gran numero di donne, in maniera più o meno grave, ed è strettamente legato agli ormoni femminili, gli estrogeni che favoriscono il deposito di grasso nel tessuto sottocutaneo. Le tappe che portano alla formazione della cellulite sono diverse, nei casi più gravi si può avere un danno a livello delle vene con perdita di elasticità e tonicità, provocando un rallentamento del flusso sanguigno, fino ad arrivare a una insufficienza circolatoria: in questo caso si parlerà di una vera e propria patologia.
In altri casi ci troviamo davanti invece a una semplice ritenzione idrica o una leggera perdita di elasticità della pelle, che può essere facilmente migliorata. Sarebbe utile una diagnosi precoce, però non sempre è possibile, perché occorrono strumenti specifici e un’attenta anamnesi.
Per chi pensa di soffrire di questo disturbo è consigliato sempre rivolgersi a esporti che sapranno guidarvi e successivamente seguire una cura. Sicuramente un’alimentazione scorretta e non equilibrata in termini nutrizionali è una delle cause principali, ma altri comportamenti sbagliati, quali uno stile di vita non corretto, il fumo, la sedentarietà, possono essere fattori negativi nello sviluppo di tale patologia.
Due tipici segnali sono la stipsi (o stitichezza) e la ritenzione idrica. Dal punto di vista alimentare si possono prevenire: bere aiuta la diuresi e favorisce l’eliminazione di sostanze tossiche. Sarebbe opportuno scegliere acque oligominerali povere di sodio. Molto spesso si preferisce optare per tisane drenanti, ecc.: va bene, l’importante è che siano naturali, ma fatevi sempre consigliare.
Un altro accorgimento è quello di limitarsi con l’introito di sodio, perché questo trattiene liquidi all’interno dei tessuti e quindi aumenta la ritenzione idrica. Inoltre sappiamo che il sale è il nemico numero uno delle nostre arterie, quindi è bene limitarsi e usarlo quanto basta. Una cosa che si può fare è sostituirlo con le spezie naturali per insaporire le ricette. Inoltre il sodio non è solo contenuto nel classico sale da cucina, ma è anche presente in molti esaltatori di sapidità (esempio il comune dado da brodo), alcuni cibi quali salumi, alcuni formaggi e in altri alimenti conservati. Quindi il consumo di tutti questi alimenti è bene tenerlo sotto controllo. Sono pure da evitare le bevande dolcificate, limitare il consumo di alcol, caffè, cioccolato, tè da sapori forti.
Da preferire sono invece alimenti di origine vegetale, frutta e verdura, che assicurano un buon rapporto di fibra in grado di facilitare la digestione e regolarizzare l’intestino: contengono anche acqua, e questo gruppo di alimenti è ricco di vitamine e sali minerali. Inoltre frutta e verdura di stagione hanno una proprietà nutrizionale importante e contengono antiossidanti naturali. Anche il potassio contrasta la ritenzione idrica; è presente in molte verdure: finocchi, indivia, sedano, carciofi, asparagi, carote, e frutta: arance, kiwi, pompelmo, prugne, ananas, pesche, albicocche, ribes, ciliegie, melone, anguria, ma anche piselli, patate, legumi, cipolla cruda con proprietà antidiuretiche, che facilitano l’eliminazione di liquidi in eccesso e sostanze di rifiuto. Anche a mirtilli e frutti di bosco sono state riconosciute proprietà positive di questo genere.
Quindi consumare regolarmente frutta e verdura fresca di stagione tutti i giorni, nelle 5 porzioni giornaliere consigliate dalle linee-guida, è sufficiente a contrastare i sintomi”.
D. Per essere sempre in forma, quindi, una corretta alimentazione è sufficiente o è bene ricorrere anche ad altri accorgimenti?
R. “La prevenzione inizia sulla nostra tavola, questo è un che continuo a ripetere, ma bisogna anche migliorare altri comportamenti sbagliati. Sicuramente un’alimentazione corretta ha un ruolo di per sé molto significativo, ma non basta. E’ importante avere uno stile di vita sano, come ad esempio limitarsi col fumo o smettere del tutto, ridurre il consumo di alcolici, ma sicuramente una cosa da fare è seguire una vita meno sedentaria e perciò praticare una moderata attività fisica ogni giorno. Alimentazione e attività fisica: un binomio che rappresenta la chiave del successo”.
Camice bianco, occhiali alla moda, la dietista (è specializzata in Scienze della Nutrizione Umana) Simona Dongiovanni ha un blog (http://salutenutrizione.wordpress.com) visitatissimo. Ecco cosa consiglia per superarla e arrivare in spiaggia in perfetta forma.
Domanda: Dott.ssa Dongiovanni, è ancora presto per parlare di
prova-costume?
Risposta: “Non è mai presto se parliamo di prevenzione! E’ importante cercare di seguire una
D. Sconsiglia quindi le diete fai-da-te che pure molti seguono?
R. “Da dietista non posso che ribadirlo: tali diete non servono a niente, spesso si fanno errori gravi che vanno a incidere sul benessere complessivo dell’organismo. Le diete fai-da-te non si fondano certo su criteri scientifici, si basano solo su
Per questo è importante rivolgersi sempre a chi di competenza. Se c’è una predisposizione al sovrappeso, o una familiarità per questa patologia, è bene fare periodici controlli rivolgendosi al proprio medico, e controllare il peso corporeo periodicamente è una regola suggerita anche dalle linee-guida, che permette di individuare precocemente eventuali condizioni di pericolo.
Seguire una dieta basata su criteri scientifici, equilibrata in termini di carboidrati, proteine, grassi, vitamine, sali minerali, acqua, e soprattutto varia, è importante. Altrettanto fondamentale è sapere che non basta fare una dieta, bisogna conoscere ciò che si mangia. Il dietista sarà in grado di educarvi a fare scelte più consapevoli, a guidarvi nella scelta di alimenti e quindi fornirvi un’educazione alimentare completa a 360°”.
D. Dall’alto della sua esperienza professionale, pensa che tengono di più alla forma fisica e alla salute gli uomini o le donne?
R. “Entrambi. Prima sicuramente quando si parlava di bellezza si tendeva ad associarla alla figura femminile. Negli ultimi anni però gli uomini sono diventati sempre più narcisisti e la voglia di raggiungere una perfetta forma fisica si è spostata anche nell’universo maschile. Comunque sia, più delle donne, sono propensi a praticare uno sport, sono meno pigri”.
D. E chi ha più autostima?
R. “Purtroppo devo dire sempre gli uomini. Ma questo è da attribuire a un contesto sociologico sbagliato, che ancora oggi vede il corpo della donna come oggetto di marketing: questo non è assolutamente un fattore positivo per la donna e la società in genere. La pubblicità, ma non solo (vedi gli ultimi episodi nel campo dei media di giornaliste licenziate perché non perfettamente in forma per lavorare in tv), suscita una distorsione dell’immagine corporea molto forte, che spesso si traduce in comportamenti alimentari sbagliati, che portano purtroppo le donne a ritrovarsi in un tunnel. Parlo dei disturbi del comportamento alimentare quali l’anoressia e la bulimia.
Il confine è molto sottile, si cade più facilmente di quanto si possa pensare. Per fortuna negli ultimi anni si sta parlando di più di certi temi e molte persone riescono a venirne fuori, a parlarne. Il fattore psicologico quindi è un aspetto molto importante e significativo. Non voglio affrontare il lato psicologico, che lascio a un esperto, ma sappiamo come la psicologia sia strettamente legata anche alle scelte alimentari”.
D. Cosa consiglia a chi combatte contro gli inestetismi in alcune zone del corpo, cellulite, smagliature, pelle a buccia d’arancia?
R. “E’ un problema diffusissimo, che colpisce un gran numero di donne, in maniera più o meno grave, ed è strettamente legato agli ormoni femminili, gli estrogeni che favoriscono il deposito di grasso nel tessuto sottocutaneo. Le tappe che portano alla formazione della cellulite sono diverse, nei casi più gravi si può avere un danno a livello delle vene con perdita di elasticità e tonicità, provocando un rallentamento del flusso sanguigno, fino ad arrivare a una insufficienza circolatoria: in questo caso si parlerà di una vera e propria patologia.
In altri casi ci troviamo davanti invece a una semplice ritenzione idrica o una leggera perdita di elasticità della pelle, che può essere facilmente migliorata. Sarebbe utile una diagnosi precoce, però non sempre è possibile, perché occorrono strumenti specifici e un’attenta anamnesi.
Per chi pensa di soffrire di questo disturbo è consigliato sempre rivolgersi a esporti che sapranno guidarvi e successivamente seguire una cura. Sicuramente un’alimentazione scorretta e non equilibrata in termini nutrizionali è una delle cause principali, ma altri comportamenti sbagliati, quali uno stile di vita non corretto, il fumo, la sedentarietà, possono essere fattori negativi nello sviluppo di tale patologia.
Due tipici segnali sono la stipsi (o stitichezza) e la ritenzione idrica. Dal punto di vista alimentare si possono prevenire: bere aiuta la diuresi e favorisce l’eliminazione di sostanze tossiche. Sarebbe opportuno scegliere acque oligominerali povere di sodio. Molto spesso si preferisce optare per tisane drenanti, ecc.: va bene, l’importante è che siano naturali, ma fatevi sempre consigliare.
Un altro accorgimento è quello di limitarsi con l’introito di sodio, perché questo trattiene liquidi all’interno dei tessuti e quindi aumenta la ritenzione idrica. Inoltre sappiamo che il sale è il nemico numero uno delle nostre arterie, quindi è bene limitarsi e usarlo quanto basta. Una cosa che si può fare è sostituirlo con le spezie naturali per insaporire le ricette. Inoltre il sodio non è solo contenuto nel classico sale da cucina, ma è anche presente in molti esaltatori di sapidità (esempio il comune dado da brodo), alcuni cibi quali salumi, alcuni formaggi e in altri alimenti conservati. Quindi il consumo di tutti questi alimenti è bene tenerlo sotto controllo. Sono pure da evitare le bevande dolcificate, limitare il consumo di alcol, caffè, cioccolato, tè da sapori forti.
Da preferire sono invece alimenti di origine vegetale, frutta e verdura, che assicurano un buon rapporto di fibra in grado di facilitare la digestione e regolarizzare l’intestino: contengono anche acqua, e questo gruppo di alimenti è ricco di vitamine e sali minerali. Inoltre frutta e verdura di stagione hanno una proprietà nutrizionale importante e contengono antiossidanti naturali. Anche il potassio contrasta la ritenzione idrica; è presente in molte verdure: finocchi, indivia, sedano, carciofi, asparagi, carote, e frutta: arance, kiwi, pompelmo, prugne, ananas, pesche, albicocche, ribes, ciliegie, melone, anguria, ma anche piselli, patate, legumi, cipolla cruda con proprietà antidiuretiche, che facilitano l’eliminazione di liquidi in eccesso e sostanze di rifiuto. Anche a mirtilli e frutti di bosco sono state riconosciute proprietà positive di questo genere.
Quindi consumare regolarmente frutta e verdura fresca di stagione tutti i giorni, nelle 5 porzioni giornaliere consigliate dalle linee-guida, è sufficiente a contrastare i sintomi”.
D. Per essere sempre in forma, quindi, una corretta alimentazione è sufficiente o è bene ricorrere anche ad altri accorgimenti?
R. “La prevenzione inizia sulla nostra tavola, questo è un