BARI. Il Coordinamento tra le associazioni di categoria degli operatori della giustizia di Bari (Anm, Camera penale e civile, Ordine degli avvocati e sindacati del personale amministrativo) si e' riunito oggi nell'aula della Corte d'Assise del Tribunale di piazza De Nicola al fine individuare forme di protesta comuni contro ''l'inadeguatezza e fatiscenza delle sedi giudiziarie baresi''. Stamane dalle 12 in poi, sono saltate le udienze dei processi in calendario per permettere a magistrati, dipendenti e avvocati di partecipare all'assemblea. Il presidente dell'Anm barese, Salvatore Casciaro, ha evidenziato la ''complessiva situazione di inidoneita' dei Tribunali, piu' volte segnalata dalla commissione di manutenzione. Segnalazioni - ha detto Casciaro - rimaste alle volte parzialmente inevase, alle volte del tutto ignorate. E' ora che il Comune venga chiamato alle sue responsabilita'''.
Il presidente del Tribunale, Vito Savino, ha invece annunciato di aver sollecitato l'intervento del ministro della Giustizia, Paola Severino, vista ''la sordita' del Comune di Bari. Dopo 45 anni di servizio alla giustizia - ha detto Savino - non avrei mai immaginato di dovermi occupare di problemi condominiali, di funzionamento dell'impianto di riscaldamento, di funzionamento dei condizionatori. Dal punto di vista personale - ha proseguito - piu' di quello che ho fatto con interventi pesanti, anche al di sopra delle righe, nei confronti dell'amministrazione comunale, non posso fare. La nostra debolezza e' che il servizio giustizia non puo' essere interrotto e di questo se ne abusano coloro che sono obbligati a intervenire per assicurare un servizio giustizia decente in strutture decenti. E' un problema di dignita', di prestigio, di orgoglio. Non ho mai condiviso prese di posizione riguardo la localizzazione del Palazzo di giustizia. Ho sempre riconosciuto che e' una competenza esclusiva dell'amministrazione comunale. Nessuno vuole invadere il campo, pero' la scelta deve essere fatta''.
Manuel Virgintino, presidente dell'Ordine degli Avvocati di Bari, ha proposto un ''ricorso alla Corte di giustizia europea''. Il procuratore aggiunto di Bari, Pasquale Drago, ha denunciato ''l'inidoneita' del palazzo di via Nazariantz'' dove ''il personale amministrativo lavora nel disordine, nella polvere, nell'umidita' e nei giorni piu' freddi con il riscaldamento spento''.
Per i presidenti delle Camere penale e civile, Egidio Sarno e Mario Spinelli, l'unica soluzione ''e' non rassegnarsi. Il problema e' politico - ha detto Sarno - se in questa citta' evidentemente non c'e' questa sensibilita' allora bisogna urlare perche' la politica e le istituzioni si reggono sul consenso''. L'avvocato penalista e deputato del Pdl ha sottolineato che alla riunione ''mancava il sindaco di Bari, Michele Emiliano, unico responsabile di tale intollerabile situazione che ha pensato, non bene, di disertare l'incontro ed il confronto''.
Il presidente del Tribunale, Vito Savino, ha invece annunciato di aver sollecitato l'intervento del ministro della Giustizia, Paola Severino, vista ''la sordita' del Comune di Bari. Dopo 45 anni di servizio alla giustizia - ha detto Savino - non avrei mai immaginato di dovermi occupare di problemi condominiali, di funzionamento dell'impianto di riscaldamento, di funzionamento dei condizionatori. Dal punto di vista personale - ha proseguito - piu' di quello che ho fatto con interventi pesanti, anche al di sopra delle righe, nei confronti dell'amministrazione comunale, non posso fare. La nostra debolezza e' che il servizio giustizia non puo' essere interrotto e di questo se ne abusano coloro che sono obbligati a intervenire per assicurare un servizio giustizia decente in strutture decenti. E' un problema di dignita', di prestigio, di orgoglio. Non ho mai condiviso prese di posizione riguardo la localizzazione del Palazzo di giustizia. Ho sempre riconosciuto che e' una competenza esclusiva dell'amministrazione comunale. Nessuno vuole invadere il campo, pero' la scelta deve essere fatta''.
Manuel Virgintino, presidente dell'Ordine degli Avvocati di Bari, ha proposto un ''ricorso alla Corte di giustizia europea''. Il procuratore aggiunto di Bari, Pasquale Drago, ha denunciato ''l'inidoneita' del palazzo di via Nazariantz'' dove ''il personale amministrativo lavora nel disordine, nella polvere, nell'umidita' e nei giorni piu' freddi con il riscaldamento spento''.
Per i presidenti delle Camere penale e civile, Egidio Sarno e Mario Spinelli, l'unica soluzione ''e' non rassegnarsi. Il problema e' politico - ha detto Sarno - se in questa citta' evidentemente non c'e' questa sensibilita' allora bisogna urlare perche' la politica e le istituzioni si reggono sul consenso''. L'avvocato penalista e deputato del Pdl ha sottolineato che alla riunione ''mancava il sindaco di Bari, Michele Emiliano, unico responsabile di tale intollerabile situazione che ha pensato, non bene, di disertare l'incontro ed il confronto''.