di Anna Rutigliano. Amsterdam: arte, cultura e spacecake. Case galleggianti e palazzi verticali che si riflettono su canali che formano un labirinto a mezza luna. Questa è la magica Amsterdam. Se siete diretti lì, lasciate a casa i pregiudizi e aprite la mente all'ironia! Mulini a vento, Piazza Dam, Palazzo reale,uno dei più noti esempi di architettura barocca, il celebre museo delle cere, la casa di Anna Frank, Van Gogh Museum, contenente le opere del pittore olandese che documentano le varie fasi della sua vita, dall'infanzia, ai vari stadi emotivi, fino alla morte e il Rijksmuseum Amsterdam, dedicato alle arti, ai mestieri e alla storia, sono pochi dei tanti incentivi per esplorare questa città .
"La Venezia del Nord", infatti, pare sia in grado di soddisfare qualsiasi esigenza: teatri, cinema, concerti, musica classica, opera e balletti che possono esibirsi in strutture come il Concertgebouw, una tra le prime sale da concerto nel mondo, nota per la sua superlativa qualità acustica. Visitatori amanti della musica? Non avete che fare la vostra scelta: musica moderna, pop, jazz, rock, disco e dance offerta da club e discoteche create in luoghi piu' impensabili come chiese sconsacrate o vecchi stabilimenti caseari, tra cui non possiamo non citare il Panama, discoteca, teatro, cafè e ristorante al tempo stesso o il noto Sinners per i suoi numerosi specchi e le sue tre ambientazioni: disco, mistero e Moulin Rouge.
E se la musica non fosse sufficiente a saziarvi, la city è anche melting pot dell’arte culinaria. Cultori della cucina olandese? Il ristorante De Roode Leeuw propone piatti tipici quali l’insalata di aringhe e i medaglioni di maiale, per chi invece prediligesse la cucina italiana, recatevi al noto Reflet, loungebar in stile barocco. Da annoverare i Bruin Café, chiamati così a causa delle pareti di legno interne annerite dagli anni e dal fumo di tante sigarette.
Ma cio’ che attrae di più di Amsterdam, è proprio la sua aria di tolleranza e permissivismo che si esprime attraverso i suoi tanto "discussi", quasi trecento, coffeeshop ed il suo quartiere a luci rosse. Volete acquistare alcolici nei coffeeshop? Risposta errata, solo marijuana o hashish, accompagnati da un'ottima varietà di succhi di frutta, energy drink e thè caldi o freddi; ovviamente, per i piu' inesperti, c'è anche la possibilità di prendere delle sigarette già rollate. Voglia di dessert? Le space cake non mancheranno, piccole torte fatte con inflorescenze di pianta, ma se doveste avere effetti collaterali, consigliamo di visitare un bel parco come per esempio Vondelpark con i suoi ben 45 ettari, con alberi e prati all'inglese, disseminato di laghetti con isolotti e angolini segreti, situato a sud-ovest della città , sull'asse dei grandi musei.
E se foste turisti in vena di allegre trasgressioni, scapoli o finti scapoli o semplicemente non il classico prototipo del latin lover, non preoccupatevi: Amsterdam non deluderà neanche voi... Il suo misterioso e turbolento "Quartiere a luci rosse" che si estende a est dal centro è l'incarnazione dell'hard: si trovano qui sexyshop, esercizi commerciali autorizzati alla vendita di droghe, spogliarelliste per spettacoli particolari, ma anche nelle vetrine donne semivestite o ignuonde che fanno il mestiere più antico del mondo. Infatti la denonimazione del quartiere è data proprio dai neon rossi che illuminano le vetrine. Gli 'uffici' del sesso fanno orario continuato: sono aperti tutta la notte, ma anche di giorno. Come mai Amsterdam è ancora meta ambita per il week-end in tutta Europa? Domanda retorica: perchè Amsterdam è Amsterdam.
"La Venezia del Nord", infatti, pare sia in grado di soddisfare qualsiasi esigenza: teatri, cinema, concerti, musica classica, opera e balletti che possono esibirsi in strutture come il Concertgebouw, una tra le prime sale da concerto nel mondo, nota per la sua superlativa qualità acustica. Visitatori amanti della musica? Non avete che fare la vostra scelta: musica moderna, pop, jazz, rock, disco e dance offerta da club e discoteche create in luoghi piu' impensabili come chiese sconsacrate o vecchi stabilimenti caseari, tra cui non possiamo non citare il Panama, discoteca, teatro, cafè e ristorante al tempo stesso o il noto Sinners per i suoi numerosi specchi e le sue tre ambientazioni: disco, mistero e Moulin Rouge.
E se la musica non fosse sufficiente a saziarvi, la city è anche melting pot dell’arte culinaria. Cultori della cucina olandese? Il ristorante De Roode Leeuw propone piatti tipici quali l’insalata di aringhe e i medaglioni di maiale, per chi invece prediligesse la cucina italiana, recatevi al noto Reflet, loungebar in stile barocco. Da annoverare i Bruin Café, chiamati così a causa delle pareti di legno interne annerite dagli anni e dal fumo di tante sigarette.
Ma cio’ che attrae di più di Amsterdam, è proprio la sua aria di tolleranza e permissivismo che si esprime attraverso i suoi tanto "discussi", quasi trecento, coffeeshop ed il suo quartiere a luci rosse. Volete acquistare alcolici nei coffeeshop? Risposta errata, solo marijuana o hashish, accompagnati da un'ottima varietà di succhi di frutta, energy drink e thè caldi o freddi; ovviamente, per i piu' inesperti, c'è anche la possibilità di prendere delle sigarette già rollate. Voglia di dessert? Le space cake non mancheranno, piccole torte fatte con inflorescenze di pianta, ma se doveste avere effetti collaterali, consigliamo di visitare un bel parco come per esempio Vondelpark con i suoi ben 45 ettari, con alberi e prati all'inglese, disseminato di laghetti con isolotti e angolini segreti, situato a sud-ovest della città , sull'asse dei grandi musei.
E se foste turisti in vena di allegre trasgressioni, scapoli o finti scapoli o semplicemente non il classico prototipo del latin lover, non preoccupatevi: Amsterdam non deluderà neanche voi... Il suo misterioso e turbolento "Quartiere a luci rosse" che si estende a est dal centro è l'incarnazione dell'hard: si trovano qui sexyshop, esercizi commerciali autorizzati alla vendita di droghe, spogliarelliste per spettacoli particolari, ma anche nelle vetrine donne semivestite o ignuonde che fanno il mestiere più antico del mondo. Infatti la denonimazione del quartiere è data proprio dai neon rossi che illuminano le vetrine. Gli 'uffici' del sesso fanno orario continuato: sono aperti tutta la notte, ma anche di giorno. Come mai Amsterdam è ancora meta ambita per il week-end in tutta Europa? Domanda retorica: perchè Amsterdam è Amsterdam.