Bce: attivita' economica piu' stabile ma prospettive restano incerte
ROMA. Nell'Eurozona timidi segnali di stabilizzazione dell'attivita' economica ''su un livello modesto intorno al volgere dell'anno, ma le prospettive economiche restano soggette a incertezza elevata e rischi al ribasso'', cosi' il Bollettino della Bce.
"I tassi di interesse a breve termine molto contenuti e tutte le misure adottate per promuovere il buon funzionamento del settore finanziario dell'area dell'euro sono di sostegno all'economia dell'area - afferma l'Eurotower - Inoltre le tensioni presenti nei mercati finanziari si sono attenuate in risposta alle misure di politica monetaria del Consiglio direttivo, ma anche ai progressi compiuti verso il rafforzamento del quadro di governance dell'area dell'euro e all'intensificazione del risanamento dei conti in diversi paesi dell'area".
"Dovrebbero essere ridotte le rigidita' nel mercato del lavoro e dovrebbe essere accresciuta la flessibilita' salariale". E' quanto raccomanda la Bce nel suo bollettino mensile.
Il Pil dell'area euro subira' una contrazione dello 0,1% nel 2012 per poi crescere dell'1,1% nel 2013. Sono le nuove stime emerse dalla Survey of Professional Forecasters condotta dalla Bce. Si tratta di una netta revisione al ribasso rispetto alle previsioni precedenti, che calcolavano una crescita dello 0,8% per quest'anno e dell'1,6% per il successivo. Gli esperti interpellati hanno attribuito il peggioramento dello scenario "alle misure aggiuntive di risanamento dei conti pubblici in molti paesi dell'area euro, a una minore fiducia e a un livello di incertezza generalmente piu' elevato".
"I tassi di interesse a breve termine molto contenuti e tutte le misure adottate per promuovere il buon funzionamento del settore finanziario dell'area dell'euro sono di sostegno all'economia dell'area - afferma l'Eurotower - Inoltre le tensioni presenti nei mercati finanziari si sono attenuate in risposta alle misure di politica monetaria del Consiglio direttivo, ma anche ai progressi compiuti verso il rafforzamento del quadro di governance dell'area dell'euro e all'intensificazione del risanamento dei conti in diversi paesi dell'area".
"Dovrebbero essere ridotte le rigidita' nel mercato del lavoro e dovrebbe essere accresciuta la flessibilita' salariale". E' quanto raccomanda la Bce nel suo bollettino mensile.
Il Pil dell'area euro subira' una contrazione dello 0,1% nel 2012 per poi crescere dell'1,1% nel 2013. Sono le nuove stime emerse dalla Survey of Professional Forecasters condotta dalla Bce. Si tratta di una netta revisione al ribasso rispetto alle previsioni precedenti, che calcolavano una crescita dello 0,8% per quest'anno e dell'1,6% per il successivo. Gli esperti interpellati hanno attribuito il peggioramento dello scenario "alle misure aggiuntive di risanamento dei conti pubblici in molti paesi dell'area euro, a una minore fiducia e a un livello di incertezza generalmente piu' elevato".
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Economia