di Nicola Zuccaro. Cronaca di una gara già commentata. Potrebbe essere questo il titolo del film a sfondo calcistico andato in onda sugli "schermi" del San Nicola per la quinta visione. Cinque è il numero delle sconfitte che il Bari ha raggiunto al triplice fischio di Candussio fra le mura che forse sarebbe con tutto il rispetto per il santo di Myra non definire più amiche ma nemiche. Nel segnare la prosecuzione di questa scia, non poteva esserci peggior avversario che il Sassuolo. Gli emiliani di Pea si confermano la bestia nera del Bari alla luce di un precedente risalente alla stagione 2008-09 quando i neroverdi per 3-0 espugnarono il S.Nicola.
Sassuolo che ha costruito il suo successo non solo perchè condizionato dalle sviste della terna arbitrale (tornata a condizionare negativamente le gare interne dei Galletti lungo questo torneo), ma anche per la furbizia e l'astuzia mostrate in contrapposizione all'ingenuità biancorossa. La palla persa a centrocampo da Ceppitelli e il successivo fallo commesso da Borghese su Marchi per il 2-0 firmato da Sansone su rigore fotografano questo confronto.
L'altra scena del "film" è rappresentata dall'imbambolamento della difesa biancorossa emersa in occasione dell' inaspettata rovesciata di Terranova per il momentaneo vantaggio. Se Stoian si fosse fatto trovare per tempo sulla sfera bloccata da Pomini, dopo la sua potente esecuzione dalla distanza, la partita avrebbe potuto avere una diversa piega favorevole al Bari raggiungendo un pareggio, ritenuto, a fine gara dal pubblico e dallo spogliatoio biancorosso il risultato più giusto al cospetto di un Sassuolo poco spumeggiante.
Una sconfitta che in vista di una settimana difficile (Mercoledì 15 scadrà il termine per il pagamento degli stipendi) riporta il Bari alla reale dimensione di compagine da metà classifica che dovrà chiudere i conti con la salvezza. Subito.
Sassuolo che ha costruito il suo successo non solo perchè condizionato dalle sviste della terna arbitrale (tornata a condizionare negativamente le gare interne dei Galletti lungo questo torneo), ma anche per la furbizia e l'astuzia mostrate in contrapposizione all'ingenuità biancorossa. La palla persa a centrocampo da Ceppitelli e il successivo fallo commesso da Borghese su Marchi per il 2-0 firmato da Sansone su rigore fotografano questo confronto.
L'altra scena del "film" è rappresentata dall'imbambolamento della difesa biancorossa emersa in occasione dell' inaspettata rovesciata di Terranova per il momentaneo vantaggio. Se Stoian si fosse fatto trovare per tempo sulla sfera bloccata da Pomini, dopo la sua potente esecuzione dalla distanza, la partita avrebbe potuto avere una diversa piega favorevole al Bari raggiungendo un pareggio, ritenuto, a fine gara dal pubblico e dallo spogliatoio biancorosso il risultato più giusto al cospetto di un Sassuolo poco spumeggiante.
Una sconfitta che in vista di una settimana difficile (Mercoledì 15 scadrà il termine per il pagamento degli stipendi) riporta il Bari alla reale dimensione di compagine da metà classifica che dovrà chiudere i conti con la salvezza. Subito.
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