"Caro Pagliaro, non si può sparare nel mucchio"

LECCE. I consiglieri Antonio Lamosa, Giancarlo Ferrara, Antonio Carlà, Vittorio Solero, Roberto Martella, Marcello Cannone, Gianluca Borgia, Luigi Valente e Andrea Guido replicano con fermezza alle accuse lanciate da Paolo Pagliaro su un presunto voto di scambio in vista delle primarie di domenica
Per la prima volta nella sua storia il Pdl leccese - si legge nella nota - ha deciso di svolgere le elezioni primarie per la scelta del candidato sindaco della città nonostante, in più di un’occasione, i vertici regionali del partito avessero indicato Paolo Perrone quale candidato sindaco naturale dell’intera coalizione di centrodestra.
Il confronto di idee e di programmi rappresenta per il Popolo delle Libertà un momento significativo da un lato perché serve ad arricchire la coalizione e dall’altro perché ha il merito di allargare la coalizione ad altre possibili forze che si ispirano ai nostri stessi valori ideali e politici.
Oggi, tuttavia, - prosegue la nota - avvertiamo un po’ di amarezza per i toni utilizzati nelle ultime ore dal candidato sindaco Paolo Pagliaro il quale usa un linguaggio non affatto consono in vista di una competizione elettorale democratica e liberale lanciando accuse gravi e prive di fondatezza. Non si può sparare nel mucchio senza precisare fatti e circostanze. E’ come tirare la pietra e nascondere la mano.
In qualità di rappresentanti istituzionali e candidati del centrodestra non condividiamo affatto questo tipo di esternazioni. Si tratta di un atteggiamento che ci sorprende e ci meraviglia e che potrebbe risultare controproducente soprattutto se Pagliaro dovesse diventare il candidato sindaco del centrodestra dopo le primarie di domenica 26 febbraio", conclude la nota.

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