Caso Lusi: Amati, personalità giuridica anche per i partiti
BARI. “Della serie la giusta indignazione non basta, chiedo a Bersani, Finocchiaro e Franceschini, di trasformare in un’occasione il caso dei 13 milioni sottratti dai conti della Margherita. Ottima sarebbe l’approvazione di una legge, o la richiesta di un decreto d’urgenza nella gamma “salva Italia”, per rendere obbligatorio il possesso in capo ai partiti e sindacati della personalità giuridica, oggi anacronisticamente associazioni non riconosciute, con tutte le conseguenze in termini di controlli e trasparenza che il provvedimento comporterebbe.”
Lo ha detto il Consigliere regionale Fabiano Amati, commentando le notizie di stampa sull’indagine penale per appropriazione indebita a carico del tesoriere de La Margherita Sen. Luigi Lusi.
“Mi pare incredibile - ha dichiarato Amati - che nelle cronache odierne non si registri un solo rigo sull’argomento, oggetto di dibattito sin dai tempi della Costituente, preferendo manifestazioni d’indignazione che si fa presto a dimenticare.
Mi rivolgo ai vertici del mio partito, perché da iscritto posso chiederlo solo a loro, essendo evidente tuttavia che la questione dovrebbe abbracciare la sensibilità di tutti i partiti, in tempi in cui faticano a conquistare un minimo di fiducia e credibilità.
Sono convinto - ha concluso - che l’Italia si salva anche intervenendo sulle questioni meno conosciute dal grande pubblico, che gli addetti ai lavori hanno l’obbligo di esumare per evitare che tutte le iniziative di autoriforma compaiano nell’elenco delle finzioni insopportabili.”
Lo ha detto il Consigliere regionale Fabiano Amati, commentando le notizie di stampa sull’indagine penale per appropriazione indebita a carico del tesoriere de La Margherita Sen. Luigi Lusi.
“Mi pare incredibile - ha dichiarato Amati - che nelle cronache odierne non si registri un solo rigo sull’argomento, oggetto di dibattito sin dai tempi della Costituente, preferendo manifestazioni d’indignazione che si fa presto a dimenticare.
Mi rivolgo ai vertici del mio partito, perché da iscritto posso chiederlo solo a loro, essendo evidente tuttavia che la questione dovrebbe abbracciare la sensibilità di tutti i partiti, in tempi in cui faticano a conquistare un minimo di fiducia e credibilità.
Sono convinto - ha concluso - che l’Italia si salva anche intervenendo sulle questioni meno conosciute dal grande pubblico, che gli addetti ai lavori hanno l’obbligo di esumare per evitare che tutte le iniziative di autoriforma compaiano nell’elenco delle finzioni insopportabili.”