BARI. Un ospedale, il "Monte Iacoviello" praticamente smantellato e promesse mai mantenute per dotare il territorio di presidi sanitari efficaci ad assicurare il sacrosanto diritto alla salute nella cittadina murgiana. E' l'ennesima situazione paradossale che colpisce il sistema sanitario ragionale e indica un piano di riordino ospedaliero che mostra ogni giorno pericolose crepe a danno degli ammalati.
Finora tutte le promesse fatte al sindaco e alla cittadinanza da parte dell'assessore regionale alla Sanità e del direttore generale della Asl non sono mai state mantenute e nel vuoto sono cadute le rassicurazioni non solo sul mantenimento del presidio ospedaliero cittadino, ma anche sul potenziamento dello stesso "fino all’apertura dell’Ospedale della Murgia". Una rassicurazione che era pure stata supportata da un investimento di circa 800 mila euro per la ristrutturazione di alcuni ambienti. Tra l'altro è fondamentale considerare che non si vede ancora una soluzione per quella che ormai rischia di diventare l'ennesima telenovela nell'ambito della realizzazione delle strutture sanitarie in Puglia, regione in cui la popolazione è ormai rassegnata a cantieri della durata più che decennale: ed è quanto appunto sta accadendo per l'Ospedale della Murgia, il grande presidio che dovrebbe "assorbire" anche i pazienti di Santeramo, costretti al momento a trasferimenti verso il Miulli di Acquaviva o il Policlinico di Bari.
Eppure il "Monte Iacoviello" è sempre stato considerato un ospedale "a misura di malato". Inoltre la realizzazione di strutture collaterali e sostitutive avrebbe dovuto avere una priorità logica e cronologica rispetto al riordino della rete ospedaliera. La comunità santermana conta più di 26.000 abitanti e nessun presidio in grado di garantire il diritto alla salute".
Così il consigliere regionale Massimo cassano (PdL).
Finora tutte le promesse fatte al sindaco e alla cittadinanza da parte dell'assessore regionale alla Sanità e del direttore generale della Asl non sono mai state mantenute e nel vuoto sono cadute le rassicurazioni non solo sul mantenimento del presidio ospedaliero cittadino, ma anche sul potenziamento dello stesso "fino all’apertura dell’Ospedale della Murgia". Una rassicurazione che era pure stata supportata da un investimento di circa 800 mila euro per la ristrutturazione di alcuni ambienti. Tra l'altro è fondamentale considerare che non si vede ancora una soluzione per quella che ormai rischia di diventare l'ennesima telenovela nell'ambito della realizzazione delle strutture sanitarie in Puglia, regione in cui la popolazione è ormai rassegnata a cantieri della durata più che decennale: ed è quanto appunto sta accadendo per l'Ospedale della Murgia, il grande presidio che dovrebbe "assorbire" anche i pazienti di Santeramo, costretti al momento a trasferimenti verso il Miulli di Acquaviva o il Policlinico di Bari.
Eppure il "Monte Iacoviello" è sempre stato considerato un ospedale "a misura di malato". Inoltre la realizzazione di strutture collaterali e sostitutive avrebbe dovuto avere una priorità logica e cronologica rispetto al riordino della rete ospedaliera. La comunità santermana conta più di 26.000 abitanti e nessun presidio in grado di garantire il diritto alla salute".
Così il consigliere regionale Massimo cassano (PdL).