GROSSETO. "Penso che probabilmente saremmo finiti a letto, ma non ho mai potuto saperlo con certezza perche' c'e' stato il naufragio". E' questa la versione data da Domnica Cemortan, la moldava che era sulla plancia della Concordia insieme al comandante Schettino la notte della tragedia. La lunga intervista è stata pubblicata dall'inglese Mail on Sunday.
Un abbraccio appassionato, un bacio focoso la sera del naufragio all'Isola del Giglio, ma niente sesso: questo quello che la donna ricorda di Schettino, anche se lascia immaginare che, senza il naufragio, ci sarebbero stati momenti più intensi.
"Si', ero molto attratta dal Capitano Schettino, e lui era chiaramente interessato a me. Ammetto che abbia fatto colpo su di me, del resto e' un uomo molto bello e di grande charme", riconosce intervistata nella hall di un albergo, ""una volta mi disse che sono bella quanto intelligente, e chi e' la donna che non desideri sentirsi dire questo, soprattutto a bordo di una nave piena di donne molto piu' belle di lei? Sapevo di piacergli, e la cosa mi lusingava". La simpatia risale a prima dell'ultima crociera della Concordia: "Quando lavoravo sulla nave mi aveva fatto chiaramente capire che mi riteneva speciale. Sono una donna e queste cose le so. Lo potevo dire da come rideva delle mie battute e dal modo in cui mi guardava. Quando mi parlava c'era sempre un riflesso speciale nel suo sguardo".
Ora vorrebbe riparlargli, ma non perche' ne sia innamorata. Solo perche' lui e' "una persona perbene", mentre su di lei' e' stata "gettata tanta immondizia".
Un abbraccio appassionato, un bacio focoso la sera del naufragio all'Isola del Giglio, ma niente sesso: questo quello che la donna ricorda di Schettino, anche se lascia immaginare che, senza il naufragio, ci sarebbero stati momenti più intensi.
"Si', ero molto attratta dal Capitano Schettino, e lui era chiaramente interessato a me. Ammetto che abbia fatto colpo su di me, del resto e' un uomo molto bello e di grande charme", riconosce intervistata nella hall di un albergo, ""una volta mi disse che sono bella quanto intelligente, e chi e' la donna che non desideri sentirsi dire questo, soprattutto a bordo di una nave piena di donne molto piu' belle di lei? Sapevo di piacergli, e la cosa mi lusingava". La simpatia risale a prima dell'ultima crociera della Concordia: "Quando lavoravo sulla nave mi aveva fatto chiaramente capire che mi riteneva speciale. Sono una donna e queste cose le so. Lo potevo dire da come rideva delle mie battute e dal modo in cui mi guardava. Quando mi parlava c'era sempre un riflesso speciale nel suo sguardo".
Ora vorrebbe riparlargli, ma non perche' ne sia innamorata. Solo perche' lui e' "una persona perbene", mentre su di lei' e' stata "gettata tanta immondizia".
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