CERIGNOLA (FG). “La mia storia umana, prima ancora che politica, testimonia l’importanza che attribuisco alle politiche sociali, al rispetto dei diritti fondamentali dei cittadini come quello alla salute, per cui rimango basito di fronte a certe affermazioni di persone come Elena Gentile, che mi conosce benissimo. Sono dichiarazioni alle quali mi dispiace molto rispondere. Devo farlo, mio malgrado, perché toccano direttamente la mia sensibilità e non solo l’azione di questa Amministrazione Comunale, e lo faccio sperando che questa polemica si chiuda definitivamente”. Il Sindaco Antonio Giannatempo replica alle nuove accuse mosse dall’Assessore regionale al Welfare sull’erogazione degli assegni di cura, in particolare sui ritardi attribuiti dal Partito Democratico all’Amministrazione nella verifica dei requisiti delle persone che ne hanno fatto richiesta.
“Gentile afferma che in 20 mesi non abbiamo inviato alcuna documentazione alla Asl – ricorda il primo cittadino -. I cittadini, però, devono sapere che il Bando riguardante gli assegni di cura per le persone non autosufficienti è stato emanato dalla Regione Puglia nei primi mesi del 2010, in piena campagna elettorale per le regionali, ma che solo nel maggio del 2011 sono cominciati gli incontri con la Asl. Solo allora, infatti, con una apposita delibera, la Regione Puglia ha attribuito ad un apposito organismo, l’Unità di Valutazione Multidimensionale, che ha sede nel Distretto socio-sanitario di Cerignola, il compito di verificare, con accertamenti sanitari, le autonomie e le capacità residue di chi chiede l’assegno di cura. E solo a dicembre 2011, dopo diverse nostre sollecitazioni, tutte documentabili, la Asl ha comunicato i nominativi dei referenti aziendali a cui rivolgersi per trattare la questione. Di chi è la colpa se per tutto questo tempo non sapevamo con chi confrontarci?”. Ristabilire una volta per tutte la verità dei fatti è il miglior modo per recuperare il tempo perso: “Nei giorni scorsi abbiamo incontrato i responsabili dell’Uvm del Distretto socio- sanitario, stiamo facendo il possibile per esaminare nel minor tempo possibile tutte le pratiche”. Scannarsi politicamente per le materie da delegare è assolutamente controproducente in un territorio che è la Cenerentola della Puglia, come dimostrano tantissime delle scelte fatte sul Lungomare Nazario Sauro di Bari: “I ben noti problemi della sanità pugliese e le conseguenze che questi hanno determinato sul Bilancio regionale, hanno causato lo slittamento dell’approvazione di provvedimenti come i Piani Sociali di Zona, ed anche allora si disse che era colpa dell’Amministrazione Comunale di Cerignola. Facciamola finita, insomma: già non contiamo nulla a livello regionale pur avendo mostrato comportamenti improntati alla solidarietà istituzionale su diversi fronti, vedi l’emergenza rifiuti, senza vederci mai riconosciuto niente..”.
“Gentile afferma che in 20 mesi non abbiamo inviato alcuna documentazione alla Asl – ricorda il primo cittadino -. I cittadini, però, devono sapere che il Bando riguardante gli assegni di cura per le persone non autosufficienti è stato emanato dalla Regione Puglia nei primi mesi del 2010, in piena campagna elettorale per le regionali, ma che solo nel maggio del 2011 sono cominciati gli incontri con la Asl. Solo allora, infatti, con una apposita delibera, la Regione Puglia ha attribuito ad un apposito organismo, l’Unità di Valutazione Multidimensionale, che ha sede nel Distretto socio-sanitario di Cerignola, il compito di verificare, con accertamenti sanitari, le autonomie e le capacità residue di chi chiede l’assegno di cura. E solo a dicembre 2011, dopo diverse nostre sollecitazioni, tutte documentabili, la Asl ha comunicato i nominativi dei referenti aziendali a cui rivolgersi per trattare la questione. Di chi è la colpa se per tutto questo tempo non sapevamo con chi confrontarci?”. Ristabilire una volta per tutte la verità dei fatti è il miglior modo per recuperare il tempo perso: “Nei giorni scorsi abbiamo incontrato i responsabili dell’Uvm del Distretto socio- sanitario, stiamo facendo il possibile per esaminare nel minor tempo possibile tutte le pratiche”. Scannarsi politicamente per le materie da delegare è assolutamente controproducente in un territorio che è la Cenerentola della Puglia, come dimostrano tantissime delle scelte fatte sul Lungomare Nazario Sauro di Bari: “I ben noti problemi della sanità pugliese e le conseguenze che questi hanno determinato sul Bilancio regionale, hanno causato lo slittamento dell’approvazione di provvedimenti come i Piani Sociali di Zona, ed anche allora si disse che era colpa dell’Amministrazione Comunale di Cerignola. Facciamola finita, insomma: già non contiamo nulla a livello regionale pur avendo mostrato comportamenti improntati alla solidarietà istituzionale su diversi fronti, vedi l’emergenza rifiuti, senza vederci mai riconosciuto niente..”.