BARI. “Il commissariamento della Fondazione Petruzzelli avrebbe l’acre sapore della sconfitta per l’intera città che nella rinascita del Teatro ha creduto e sperato. Confido nel fatto che questo consiglio di amministrazione, costituito da una maggioranza di persone cui stanno davvero a cuore sia le sorti dei lavoratori che la salvaguardia delle produzioni musicali e che ha reiteratamente richiamato il presidente della Fondazione alla necessità di cambiare rotta sino a metterlo in minoranza, possa continuare ad operare. Ma è evidente che di fronte ad una gestione come quella messa in campo in questi anni da Emiliano - che di fatto ha già portato la Fondazione sul ciglio del burrone e il cui carattere fallimentare è stato certificato ieri, nero su bianco, dalla relazione di un esperto al di sopra delle parti come Carlo Fontana – non posso che augurarmi il minore dei mali. Ormai il re è nudo e il commissariamento, qualora il Ministro dovesse decidere in questo senso, non sarebbe altro che la naturale conseguenza delle sue scelte sbagliate”.
E’ quanto sostiene in una nota il sen. Luigi d’Ambrosio Lettieri, segretario cittadino del Pdl Bari.
“In primo luogo i lavoratori della Fondazione”, continua, “traditi dalla promessa di illusorie aspettative, meritano rispetto e chiarezza. Invece, Emiliano continua nella sua opera di mera propaganda raccontando favole che persino il presidente Vendola, sinora piuttosto silente sulle diffuse opacità della gestione e con cui siamo stavolta pienamente d’accordo, definisce soluzioni di fantasia. Auspico, quindi”, conclude, “che nelle prossime ore vi sia una profonda e seria riflessione sulla strada indicata dall’ex sovrintendente del Teatro alla Scala, Fontana, e si persegua la soluzione migliore per evitare che il nostro storico Teatro bruci ancora, ma questa volta, tra le fiamme di una gestione a dir poco discutibile”.
E’ quanto sostiene in una nota il sen. Luigi d’Ambrosio Lettieri, segretario cittadino del Pdl Bari.
“In primo luogo i lavoratori della Fondazione”, continua, “traditi dalla promessa di illusorie aspettative, meritano rispetto e chiarezza. Invece, Emiliano continua nella sua opera di mera propaganda raccontando favole che persino il presidente Vendola, sinora piuttosto silente sulle diffuse opacità della gestione e con cui siamo stavolta pienamente d’accordo, definisce soluzioni di fantasia. Auspico, quindi”, conclude, “che nelle prossime ore vi sia una profonda e seria riflessione sulla strada indicata dall’ex sovrintendente del Teatro alla Scala, Fontana, e si persegua la soluzione migliore per evitare che il nostro storico Teatro bruci ancora, ma questa volta, tra le fiamme di una gestione a dir poco discutibile”.