"Con Ici alla Chiesa +600 mln nelle casse dei Comuni"
Roma. La proposta di Mario Monti di un emendamento per far pagare l'Ici agli immobili della Chiesa in cui si svolgano attività commerciali rappresenta "un progresso sensibile". Lo ha riferito un portavoce della Commissione europea, esprimendo l'auspicio che "possa essere chiusa la procedura d'infrazione" avviata da Bruxelles.
"Abbiamo preso nota della proposta di Monti", ha sostenuto il portavoce del commissario alla Concorrenza Joaquin Almunia, all'indomani della lettera inviata dal presidente del Consiglio per comunicare l'intenzione di presentare un emendamento in base al quale la Chiesa sarebbe chiamata a pagare l'imposta per gli immobili in cui si svolgano attivita' commerciali.
"La procedura di infrazione" per aiuti di Stato aperta nel 2010 "e' ancora in corso", ha precisato il portavoce di Bruxelles, chiarendo che "quando l'emendamento sara' votato dal Parlamento italiano, sara' esaminato" dalla Commissione. L'emendamento proposto "ci sembra un progresso sensibile e sulla base di questo esame speriamo di chiudere la procedura".
Intanto, a fare una prima stima del gettito che potrebbe entrare nelle comunali è il presidente dell'Anci Graziano Delrio, secondo cui i Comuni dovrebbero incassare "sui 500-600 milioni di euro". Delrio ha spiegato che si tratta di stime prudenziali: ''Alcuni stimano che il gettito sara' di 300-400 mln di euro, mentre l'Ifel parla di 1 mld di euro. La nostra stima e' tra i 500 e i 600 mln di euro''. Tutto dipendera' da come sara' scritta esattamente la norma e da come verra' individuata la base imponibile.