ISOLA DEL GIGLIO (GR). "Al momento e' oggettivamente impossibile il prosieguo delle attività di ricerca dei dispersi della Concordia in condizioni di sicurezza. Non e' escluso pero' che in futuro le ricerche possano riprendere qualora fossero ripristinate le condizioni di sicurezza". Lo ha sostenuto il commissario delegato dell'emergenza al Giglio, Franco Gabrielli, incontrando il Comitato consultivo.
+ "Nessun lavoratore clandestino a bordo della Concordia"
+ Maltempo al Giglio: nave continua a perdere pezzi
Quando inizieranno le attivita' di pompaggio del carburante e le operazioni di pulizia, ha concluso Gabrielli, non e' escluso che si possa rientrare nuovamente nella parte sommersa della nave grazie all'apertura di nuovi varchi. Proseguiranno invece le ricerche sia nella parte emersa della Concordia (ispezionata sinora al 98%) sia nei 18 km quadrati di mare attorno al relitto".
Intanto ieci societa' sono state chiamate a presentare un piano per la rimozione intera della nave. Costa Crociere, si legge in una nota della Compagnia, "sta lavorando con massimo impegno e velocita' anche sul piano di rimozione della nave, consapevole del fatto che esso rappresenta una priorita' per la salvaguardia dell'ambiente e delle attivita' turistiche dell'Isola del Giglio".
La Compagnia ha istituito un comitato tecnico, composto da rappresentanti di Costa Crociere, Carnival Corporation & plc, Fincantieri, Rina ed esperti del settore, anche in ambito accademico, che operera' per la definizione del piano, in coordinamento con le autorita' competenti.
CEMORTAN: TROVATI I VESTITI NELLA CABINA DI SCHETTINO - I vestiti della bionda moldava nella cabina del comandante. Sono stati trovati anche indumenti, tra cui il beauty-case, tra gli oggetti personali della 24enne moldava, Domnica Cemortan, rinvenuti dai sommozzatori nella cabina personale del comandante della nave Costa Concordia, Francesco Schettino, quando il 21 gennaio scorso hanno recuperato la sua cassaforte.
Anche di questi oggetti personali ieri i pm hanno chiesto spiegazioni a Domnica. E' quanto si apprende da fonti investigative. Alla domanda del perche' ci fossero oggetti della donna nella cabina del comandante della Costa Concordia, la Cemortan avrebbe cosi' risposto agli inquirenti: "sulla nave ero amica di tutti".
La Cemortan, sulla cui identità e sulle iniziali difficoltà di identificazione si era discusso a lungo, avrebbe difeso l'operato del comandante Schettino dopo la sciagura.
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Quando inizieranno le attivita' di pompaggio del carburante e le operazioni di pulizia, ha concluso Gabrielli, non e' escluso che si possa rientrare nuovamente nella parte sommersa della nave grazie all'apertura di nuovi varchi. Proseguiranno invece le ricerche sia nella parte emersa della Concordia (ispezionata sinora al 98%) sia nei 18 km quadrati di mare attorno al relitto".
Intanto ieci societa' sono state chiamate a presentare un piano per la rimozione intera della nave. Costa Crociere, si legge in una nota della Compagnia, "sta lavorando con massimo impegno e velocita' anche sul piano di rimozione della nave, consapevole del fatto che esso rappresenta una priorita' per la salvaguardia dell'ambiente e delle attivita' turistiche dell'Isola del Giglio".
La Compagnia ha istituito un comitato tecnico, composto da rappresentanti di Costa Crociere, Carnival Corporation & plc, Fincantieri, Rina ed esperti del settore, anche in ambito accademico, che operera' per la definizione del piano, in coordinamento con le autorita' competenti.
CEMORTAN: TROVATI I VESTITI NELLA CABINA DI SCHETTINO - I vestiti della bionda moldava nella cabina del comandante. Sono stati trovati anche indumenti, tra cui il beauty-case, tra gli oggetti personali della 24enne moldava, Domnica Cemortan, rinvenuti dai sommozzatori nella cabina personale del comandante della nave Costa Concordia, Francesco Schettino, quando il 21 gennaio scorso hanno recuperato la sua cassaforte.
Anche di questi oggetti personali ieri i pm hanno chiesto spiegazioni a Domnica. E' quanto si apprende da fonti investigative. Alla domanda del perche' ci fossero oggetti della donna nella cabina del comandante della Costa Concordia, la Cemortan avrebbe cosi' risposto agli inquirenti: "sulla nave ero amica di tutti".
La Cemortan, sulla cui identità e sulle iniziali difficoltà di identificazione si era discusso a lungo, avrebbe difeso l'operato del comandante Schettino dopo la sciagura.