Concordia: guai in vista per la Costa, in 39 chiedono risarcimento danni

di Redazione. Guai giudiziari in vista per la Costa dopo la tragedia della Concordia. Ben trentanove passeggeri hanno firmato la denuncia presentata in Usa contro la Carnival e la Costa Crociere e che la richiesta di risarcimento di 460 milioni di dollari e' stata modificata con l'inclusione di maggiori richieste.

+ Legali Schettino: possibile ricorso in Cassazione contro domiciliari
+ Svuotato il secondo carburante. Legale americano, tragedia evitabile
+ "Toxic Costa": l'inventario di Greenpeace sui veleni della Concordia

L'azione legale presentata in un tribunale di Miami, in Florida, dove ha sede il quartier generale della Carnival (la societa' americana che controlla Costa Crociere) e' adesso arrivata a 39 firmatari, ognuno dei quali chiede i danni per le perdite e le lesioni subite a causa - ha spiegato l'avvocato Mark Bern in un comunicato- "del comportamento degli ufficiali e del personale che hanno mostrato una totale indifferenza per la vita umana e la proprieta'".

"Questi passeggeri sono stati lasciati terrorizzati e senza alcuna guida in una situazione disperata, mentre il capitano era gia' al sicuro in una scialuppa di salvataggio con i suoi abiti asciutti e il bagaglio in mano". E non basta perche' "una volta a terra, la loro odissea era tutt'altro che finita visto che la Carnival non e' riuscita a offrir loro la piu' semplice cortesia e assistenza, lasciandoli in un Paese dove la maggior parte delle persone erano (per loro) stranieri, con solo i vestiti che avevano indosso, senza denaro e senza passaporto".

Intanto proseguono senza sosta le operazioni di prelievo del carburante dalla Costa “Concordia”, secondo il piano definito da Smit e Neri, dalle ore 17 di domenica. Nel corso della giornata di ieri è stato svuotato il primo dei sei serbatoi di prua (130 metri cubi) che in tutto contengono il 67% del carburante presente nella nave; attualmente sono in corso le operazioni di svuotamento di altri due serbatoi da 410 metri cubi di carburante ciascuno.

Continua, inoltre, il monitoraggio dei movimenti dello scafo condotto dagli esperti del Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Firenze e l’attività di monitoraggio ambientale assicurata da Ispra e Arpat; non vi sono particolari anomalie da segnalare né nei movimenti della Costa Concordia né nei rilevamenti relativi al rischio ambientale.

Posta un commento

Nuova Vecchia

Modulo di contatto