Concordia: vertici Costa indagati. "Schettino non comunicò di aver urtato lo scoglio"

di Redazione. Si inizia a chiudere il cerchio per la procura di Grosseto. Sono 7 i nuovi indagati nell'inchiesta sul naufragio Costa Concordia. Sette tra responsabili dell'unità di crisi e ufficiali presenti in plancia con Francesco Schettino e il vice Ciro Ambrosio la sera del 13 gennaio.

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Gli avvisi di garanzia sono stati notificati ieri dai carabinieri a Roberto Ferrarini (capo dell'unità di crisi di Costa Crociere), Manfred Ursprunger (executive vice presidente della compagnia e fleet operation di Costa), Paolo Parodi (fleet superintendent di Costa) e agli ufficiali Andrea Bongiovanni, Roberto Bosio, Silvia Coronica e Salvatore Ursino.

Ora i sette dovranno partecipare all'incidente probatorio in programma il 3 marzo. Omicidio plurimo colposo, naufragio sono le ipotesi contestate agli ufficiali, mentre per i dirigenti si parla di carenze nella gestione dell'emergenza e omessa comunicazione dell'incidente alla Capitaneria.

I magistrati hanno così concluso la prima parte del tour de force investigativo, quello cioè in cui sono state raccolte le testimonianze di chi quella notte era sulla nave e in cui, anche grazie agli esperti di sicurezza della navigazione, è stato analizzato il protocollo di intervento di Costa in merito agli interventi di crisi.

Ma ieri è stata anche una giornata di ricerche che, purtroppo per chi aveva ancora speranze di ritrovare i propri cari, hanno dato esito positivo: sono stati trovati, infatti, nel relitto della nave ben 8 corpi; 4 sono stati già individuati: una bambina, la piccola Deyana, una donna, un uomo e un corpo di cui, allo stato, non è noto il sesso – sono stati recuperati.

Le salme sono state trasferite in elicottero a Grosseto, presso l’Ospedale della Misericordia, per l’identificazione. Le operazioni di recupero, rese particolarmente difficoltose dal peggioramento delle condizioni meteo marine e dall’approssimarsi del crepuscolo, dovrebbero riprendere domani mattina.

Per condividere le metodologie finora impiegate, dapprima nella fase dei soccorsi e successivamente nella ricerca e recupero dei corpi, il Contrammiraglio Ilarione Dell’Anna, incaricato dal Commissario delegato per l’emergenza nave Costa Concordia di coordinare il prosieguo delle attività di ricerca, ha incontrato gli esperti inviati da Francia e Svezia per un confronto tecnico con le squadre subacquee – Vigili del Fuoco, Marina Militare, Capitanerie di Porto, Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico − che hanno operato a seguito del disastro della Concordia

Per quanto riguarda l’attività di defueling, in base alle previsioni meteorologiche disponibili, la flangiatura dei serbatoi di poppa dovrebbe iniziare nella giornata di oggi.

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